L’unico denominatore comune in quasi tutte le proteste del 2018 da parte di insegnanti, operai, camionisti, operai edili, è l’assenza di un forte sindacato sul posto di lavoro che possa impedire ai datori di lavoro di violare la legge sul lavoro e, a allo stesso tempo, capace di aiutare i lavoratori a migliorare la loro retribuzione e le condizioni di lavoro attraverso la contrattazione collettiva con la direzione