Anche l’attivismo ambientale, come il Socialismo della Nuova Era del presidente Xi deve avere “caratteristiche cinesi”. Pur trattandosi di una forma di governance presumibilmente più inclusiva, democratica e trasparente, le ONG che si occupano di ambiente risentono dell’ambivalenza del Partito-stato
Sinosfere – Il Dao e la virata ambientalista cinese
La percezione comune che l’occidentale medio ha del rapporto tra cultura cinese e ambiente naturale oscilla tra due estremi: l’uno considera il mondo cinese come rappresentativo di un approccio devastante e mortifero nei confronti delle risorse naturali; l’altro identifica la “società” cinese con il “pensiero” cinese, visto come un qualcosa di omogeneo ed immutabile, e caratterizzato da una edenica simbiosi con la natura. Nel discorso sulla Cina, tali estremi sono spesso assunti contemporaneamente, distinguendo un distopico e inquinato presente da un felice e armonioso passato
Sustanalytics – Sviluppo e ambiente, l’alchimia di Pechino
Il 15 marzo scorso più di 100 milioni giovani in 183 paesi manifestavano, lanciando un messaggio ai rispettivi governi sull’urgenza di contrastare il cambiamento climatico. A Hong Kong un migliaio di studenti si univano alla manifestazione, mentre la terra ferma restava in silenzio. Nessuna partecipazione degli studenti cinesi al movimento globale dei #FridaysForFuture, solo brevi note dei media di stato su quel che stava accadendo all’estero.