Sunday Morning – Li Jianhong: 1969

In by Gabriele Battaglia

Figura di spicco dell’avanguardia musicale pechinese, il chitarrista Li Jianhong torna con «1969», che raccoglie alcune registrazioni fatte a Hangzhou nel 2008. Un’esperienza audio lo-fi e avvolgente, un viaggio nel caos acustico psichedelico, a base di effetti e distorsioni.  

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Un brano inedito, «Die in humble and warm» e poi due registrazioni che risalgono al 2008 per una cassetta diffusa finora in sole 100 copie che stuzzica i collezionisti. Ecco la bordata di psychedelic noise sparata da un guru dell’avanguardia pechinese, il chitarrista Li Jianhong, figura di spicco della libera improvvisazione in Cina continentale.
Ha iniziato alla fine degli anni Novanta, fondando l’etichetta sperimentale 2pi Records, ed è stato poi membro di Second Skin, D!O!D!O!D!, Pisces Iscariots.
Dal 2008, ha iniziato ad esplorare nuove direzioni con la formula «sperimentazione ambientale». Oltre ai suoi progetti da solista, suona con con la band VagusNerve e il duo Mind Fiber. Ha all’attivo quasi 30 album, con etichette di tutto il mondo, come PSF, Utech, Post-concrete, Archive, Sub Rosa e 2pi Records.