Speciale Congresso: faq

In by Simone

Il Congresso del Partito è un evento che racchiude ritualità e mistero. Di seguito alcune delle domande più frequenti al riguardo, tradotte per voi direttamente dalla BBC. Da quanto dura, a che fine fanno i politici in pensione, buona lettura
Cos’è il congresso del partito?

Il congresso si tiene ogni cinque anni ed è una piattaforma per annunciare le politiche del partito e i cambiamenti all’interno dei dirigenti del partito. Oltre 2200 delegati da tutta la Cina si riuniranno a Pechino per il congresso, che ha inizio l’8 Novembre. Il congresso sarà uno spettacolo ben coreografato di potere e unità, ma le operazioni avranno luogo per lo più a porte chiuse. La maggior parte, se non tutti, i risultati saranno decisi tra i leader più importanti prima del congresso. Non è chiaro quanto l’incontro durerà, ma di norma i congressi durano sette giorni.

Perché è importante?

Il congresso di quest’anno è particolarmente importante perché approverà una decennale successione della leadership. Il partito pone rigorosi limiti di età per i leader e sette dei nove membri del Comitato permanente del Politburo probabilmente lasceranno il loro incarico. Tra questi figurano il presidente Hu Jintao ed il premier Wen Jiabao. Subito dopo la fine del congresso, una nuova leadership sarà svelata ai giornalisti e sarà presentata in ordine di anzianità. La nuova leadership, già scelta prima del congresso, governerà la Cina per i prossimi dieci anni.

Chi saranno i nuovi leader?

Il vice presidente Xi Jinping dovrebbe sostituire Hu Jintao come segretario generale del Partito dopo il Congresso, e diventare presidente nei primi mesi del prossimo anno. Xi Jinping fa parte del gruppo dei principini. Il vice premier Li Keqiang, uno stretto alleato di Hu Jintao, è il favorito per sostituire Wen Jiabao come premier.

Vi sono state molte speculazioni riguardo gli altri possibili membri del comitato permanente e la line-up definitiva sarà osservata attentamente poiché potrebbe fornire indizi sulla futura direzione della Cina. Viene dato quasi per certo che il numero dei membri del comitato permanente verrà ridotto da nove a sette, per velocizzare il processo decisionale.

Come sono scelti i nuovi leader?

In teoria, il congresso del partito elegge i membri del comitato centrale che a loro volta eleggono il Politburo, incluso il suo comitato permanente – l’organismo decisionale più importante della Cina. Ma in pratica, il processo è stato sempre di tipo top-down piuttosto che bottom-up, ed il congresso è di fatto un incontro per ratificare le decisioni dei leader più importanti. Mao Zedong e Deng Xiaoping hanno scelto i loro successori. Ora che l’era degli uomini politici forti si è conclusa, la scelta dei nuovi leader è diventata un confuso processo di intrighi e compravendita tra le varie fazioni e gruppi di interesse.

Sebbene Li Keqiang fosse ritenuto il preferito di Hu Jintao, Xi Jinping si è affermato perché ritenuto accettabile da tutte le fazioni.

Che differenza si creerà rispetto al passato con la nuova leadership?

I sostenitori delle riforme stanno richiedendo alla nuova dirigenza di portare avanti urgenti cambiamenti per prevenire il fatto che problemi economici e sociali evolvano in una crisi che potrebbe ridurre la presa sul potere del partito. In particolare, essi avvertono che senza una progressiva riforma politica, i poteri – non sottoposti a controllo – dello stato potrebbero soffocare la crescita ed esacerbare il malcontento popolare. Tuttavia qualunque riforma coraggiosa incontrerebbe l’opposizione dei poteri forti, incluse le stesse fazioni del partito che scelgono la nuova leadership.

Cosa succede ai leader che vanno in pensione?

I leader cinesi in pensione di solito continuano ad esercitare una grande influenza da dietro il sipario. Quando Jiang Zemin si è dimesso dal ruolo di leader del partito nel 2002, è rimasto a capo della Commissione militare centrale per altri due anni, creando un precedente che potrebbe essere ripetuto da Hu Jintao. Perfino gli anziani del partito senza incarichi ufficiali possono rimanere attivi, specialmente prima di una successione della leadership – come accaduto, ad esempio, di recente con le apparizioni in pubblico di Jiang e di Li Ruihuan per sostenere le proprie rispettive fazioni.

Con gli anziani del partito che ancora tirano le redini, i nuovi leader possono essere abbastanza limitati appena entrano in carica.

Sappiamo veramente cosa sta succedendo o semplicemente sono ipotesi sulla base di alcune informazioni?

La Cina ha cominciato ad aprirsi al mondo nel 1978 e gli osservatori ora sanno molto di più circa la sua gente e la sua società rispetto al passato. Ma il sistema politico cinese rimane opaco e misterioso. Per esempio, a poche settimane dal Congresso, non si è più sentito parlare di Xi Jinping, scatenando voci online che il silenzio di Pechino non ha fatto altro che alimentare. Uno sguardo a quello che è l’ultimo pensiero del partito lo offrirà il “rapporto politico” di Hu Jintao che sarà rilasciato l’8 Novembre. I discorsi politici cinesi sono di norma ricchi di gergo e difficili da decifrare. Ma gli osservatori scandaglieranno il rapporto in cerca di nuove parole che potrebbero servire come indicatori della futura direzione della Cina.