Perché Edward Snowden si sia rifugiato a Hong Kong rimane ancora da spiegare. Pechino e Hong Kong rimangono ufficialmente silenziose. Ma è chiaro che Snowden ha messo a rischio gli equilibri internazionali. E l’ultima parola su un’eventuale estradizione spetta a Pechino. Come trattano l’argomento i media cinesi e di Hong Kong.
Pechino
L’ex agente della Cia Edward Snowden ha rivelato segreti di intelligence e il progetto di monitorare i cittadini. Ha dichiarato che potrebbe spiare anche Barack Obama solo entrando in possesso della sua mail. Ha reso pubbliche queste informazioni perché non può più tollerare che il governo americano infranga la privacy e la libertà della rete. Il dipartimento di giustizia americano ha già aperto un indagine che potrebbe concludersi con diversi anni di galera per Snowden, ma lui ha dichiarato che non vuole nascondere la sua identità perché sa che quello che sta facendo è giusto e non se ne pentirà mai.
Beijing News, 11 giugno
Hong Kong
Dopo aver rivelato informazioni sensibili, un americano ha scelto di rifugiarsi ad Hong Kong. Edward Snowden ex agente della Cia, ha scelto Hong Kong perché pensa che sia uno dei pochi posti che possa lottare contro l’egemonia americana. Ma secondo diversi commentatori è molto più facile che venga “estradato” a Pechino. Snowden ha paura di essere estradato negli Stati Uniti ma non vuole neanche che i cinesi lo trovino e gli estorcano tutte le informazioni di cui è conoscenza. Ha detto che un altro posto dove ha preso in considerazione di rifugiarsi è l’Islanda, ma l’isola non ha ricevuto nessuna richiesta di asilo. I media e l’opinione pubblica di Hong Kong sono convinti che sarebbe vergognoso se Snowden fosse estradato negli Stati Uniti.
Apple, 11 giugno
Pechino
Il governo di Hong Kong ha dichiarato di non aver ricevuto nessuna richiesta di estradizione per Snowden, Leung (il capo del governo) non ha commentato il caso. Quello che è certo è che Usa e Hong Kong nel 1997 hanno firmato un accordo per l’estradizione e che il destino di Snowden dipende da Pechino. Lui è già chiamato “il più famoso rifugiato di Hong Kong”, e ogni paese con cui si mette in contatto è in pericolo. Il governo della città non farà nulla fino a quando l’America non emetterà un mandato di cattura, ma alcuni intellettuali cinesi sperano che Snowden si rifugi a Pechino come tanti cinesi si sono rifugiati negli Usa. Secondo le fonti del Global Times, gli Stati Uniti vogliono processare Snowden e per questo invieranno degli agenti speciali per arrestarlo senza il permesso della Cina. Hong Kong dovrà vigilare attentamente su Snowden.
Global Times in cinese, 13 giugno
Hong Kong
Il dipartimento di giustizia americano è pronto per intraprendere un’azione legale contro l’ex agente della Cia. Edward Snowden potrebbe quindi essere estradato, ma avvocati di chiara fama hanno sottolineato che il processo di estradizione potrebbe durare un anno e per il verdetto finale sono necessari tra i tre e i cinque anni. In tutto questo diversi gruppi che si occupano di diritti civili accusano gli Stati Uniti di aver violato la libertà di espressione e la privacy. Nell’ultima intervista Snowden dichiara di non essere né un traditore né un eroe, ma un semplice americano. Nel frattempo gli Stati Uniti temono che i media internazionali possano rivelare altri segreti avvantaggiandosi del fatto che Snowden è a Hong Kong.
Hong Kong Daily News, 13 giugno