I rapporti politico-economici tra Repubblica popolare cinese e Spagna sono parte dei rapporti Ue-Rpc. Questa tesi ne descrive gli sviluppi dal 1975: l’evoluzione delle politiche commerciali, le imprese coinvolte e gli aiuti che il governo cinese ha offerto alla Spagna durante la recente crisi economica. Solo dopo aver affrontato il rapporto creatosi tra l’intera Unione europea e la Repubblica popolare cinese si può discutere del caso specifico costituito dalle relazioni bilaterali tra Spagna e Rpc.
Le relazioni sino-europee a livello politico nascono nel 1975, anno in cui vennero iniziate ufficialmente le relazioni diplomatiche tra le due parti.
Per approfondire il ruolo della Spagna nel contesto degli scambi bilaterali e l’adozione di politiche preferenziali con la Cina, viene posta particolare enfasi sul conflitto tra la diplomazia dell’intera Unione europea con la Rpc e le linee politiche adottate dai singoli stati membri nei confronti della Cina.
I punti più importanti delle relazioni sino-europee sono senza dubbio il Plan China, programma adottato nel 2005 dal governo spagnolo per delineare i rapporti bilaterali con la Rpc, e il tema degli aiuti economici con i quali il governo cinese ha salvato l’economia spagnola dalla crisi finanziaria creatasi nel 2008.
Alcuni avvenimenti hanno però rischiato di compromettere i buoni rapporti delle economie europea e cinese: la crisi del settore tessile (Bras War) del 2005, la crisi del settore calzaturiero (Shoes War) del 2006 e il mancato conferimento da parte dell’Europa del Market Economy Status (MES) al governo cinese.
Ci sono poi problemi di natura politica che portano a complicare i rapporti sino-europei: il ruolo dei diritti umani e la questione dell’embargo sulle armi. L’influenza di queste problematiche non viene solo descritta all’interno dei rapporti tra Rpc e Ue, ma viene anche illustrato l’atteggiamento tenuto dal governo spagnolo.
Le relazioni sino-spagnole sono state prese in considerazione dal 1978, anno in cui le due parti stabilirono le prime relazioni diplomatiche ufficiali, ai giorni nostri.
Sono state esaminate le relazioni economiche tra queste due potenze: dalla nascita dei rapporti economici tra Spagna e Rpc all’evoluzione delle politiche commerciali, alle pratiche di import/export, agli investimenti spagnoli in Cina e, infine, agli aiuti che il governo cinese ha offerto a quello spagnolo durante la recente crisi economica.
Approfondendo l’analisi dei rapporti tra il governo cinese e alcune Comunidades Autónomas dello stato spagnolo [Cataluña e País Vasco (comunità autonome con régimen especial) e di Comunidad de Madrid e Principados de Asturias (comunità autonome con régimen comun)] si evidenziano le imprese che hanno deciso di operare in territorio cinese o che sono state acquisite da società cinesi.
Ad esempio le compagnie catalane Agrolimen, Nutrexpa, Chupa Chups e Nutrexpa; la società asturiana di trasporti Alsa; le aziende Telefónica, Altadis e Indra radicate nella Comunidad de Madrid; la Mondragon Corporación Cooperativa del País Vasco.
Ci sono infine i rapporti politici ed economici che legano Rpc, Spagna e America latina; questo rapporto “tri-laterale” è ben più noto col nome di Triangulation Policy.
Sono stati analizzati nel loro complesso i principali paesi di lingua e cultura spagnola; l’influenza che la Cina esercita sui questi ultimi e il conflitto di interessi nato dalla rivalità spagnola in campo economico.
Nonostante la Triangulation Policy sia un’ottima strategia politica promossa dal governo spagnolo a partire dal 2005 che si proponeva come intermediario tra gli stati dell’America latina e la Rpc, nel suo complesso, a livello nazionale, questo tipo di approccio non ha avuto un buon esito.
Alcune aziende si sono dimostrate lungimiranti e hanno saputo rendere le linee della Triangulation Policy un vero e proprio successo a livello privato. Sono questi i casi di BBVA e Banco Santander nel settore finanziario; Telefónica e Huawei nel campo delle telecomunicazioni; Repsol YPF nel settore delle risorse naturali.
* Lia Campiglio, liacampiglio[@]virgilio.it, nata a Borgomanero (NO) nel 1986, consegue il diploma di maturità classica e successivamente intraprende lo studio della lingua e della cultura cinese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo alcuni periodi di studio all’estero in Cina e in Spagna, nel 2012 termina la sua carriera universitaria specializzandosi in lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell’Asia Orientale.
** Questa tesi è stata discussa presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, relatore Professor Renzo Cavalieri, correlatore Professor Roberto Peruzzi.
[La foto di copertina è di Federica Festagallo]