Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

Uno scandalo riemerge dal passato e coinvolge il vice premier Wang Yang. Tre nuovi suicidi alla Foxconn. L’annuncio di un incontro tra Obama e Xi Jinping in California a giugno. Le proteste ambientaliste a Kunming e la Cina che rallenta. E come ogni sabato la vignetta di Crazy Crab e la foto di Zaijietou. Buon weekend.

Lunedì 20 maggio: Maoming: lo scandalo riemerso
Prosegue la campagna anticorruzione di Xi Jinping. Notizia del giorno è il licenziamento di oltre 300 funzionari della città di Maoming, importante città portuale del Guangdong. Un caso già noto prima del XVIII congresso del Pcc oggi ritorna. E getta un’ombra sulla carriera del vice premier Wang Yang.

Martedì 21 maggio: "Suicidati" di lavoro
Altri tre operai della Foxconn morti suicidi. Di certo, non è un evento inedito. Dopo aver ricevuto numerose pressioni, anche internazionali, la Foxconn si è impegnata a garantire ai suoi addetti condizioni di lavoro più accettabili. Eppure, ancora oggi il binomio Foxconn-suicidio sembra sempre più indivisibile.

Mercoledì 22 maggio: I soliti sospetti. Xi incontra Obama
Tra il 7 e 9 giugno, il presidente Xi Jinping incontrerà negli Usa in una tenuta californiana, il corrispettivo statunitense Barack Obama. Sarà un incontro informale, dicono alcuni. Sarà comunque un’occasione per discutere di un piano futuro per le relazioni bilaterali, secondo altri. Ad oggi fondate su reciproci sospetti.

Giovedì 23 maggio: Primavera ambientalista
Il 16 maggio scorso migliaia di persone sono scese in piazza contro la costruzione di una raffineria a Kunming, la città dell’eterna primavera. Caso più unico che raro, il sindaco ha incontrato i manifestanti. Ha promesso che l’impianto non si farà senza il consenso dei cittadini. E il caso ha attirato l’attenzione di Obama.

Venerdì 24 maggio: Il Dragone rallenta, giù le borse
Ieri il crollo della borsa di Tokyo ha trascinato in basso le borse di mezzo mondo. Un’occasione per "spurgare" i mercati, spiega il broker Niccolò Mancini a China Files. Il pretesto? il rallentamento della produzione industriale in Cina, pronta a una difficile transizione economica dopo anni di crescita gonfiata.