Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

 Dopo la pausa pasquale, la settimana ricomincia con la tensione che si impenna al confine con la Corea del Nord. Poi si ritorna a parlare di attivismo e censura, e in mezzo, del nuovo ceppo dell’aviaria che spaventa la Cina. E come ogni settimana la foto di Zaijietou. Buon weekend da China Files.
Corea del Nord: la Cina si mobilita
In risposta alle crescenti tensioni nell’area coreana, anche Pechino si muove. Alcuni reparti dell’Esercito popolare di liberazione sono già al confine con lo scomodo vicino nordcoreano per esercitazioni congiunte. E’ una vittoria per i falchi di Pechino: una Corea unita sotto l’egida Usa non piace alla Cina.

Tre per uno tre
Per un attivista libero, tre vanno dentro. Jigme Gyatso, attivista tibetano, è uscito di carcere dopo 17 anni. Ieri, nel frattempo altri tre attivisti "rei" di avere esposto uno striscione in cui chiedevano ai politici cinesi di dichiarare le proprie ricchezze, sono stati arrestati. Avevano raccolto 8 mila firme contro la corruzione.

Nuova aviaria, mai più come dieci anni fa
Il virus H7N9, una nuova forma di influenza aviaria, ha già fatto le sue prime vittime. Tre al momento: uno nello Zhejiang, uno a Shanghai, il terzo in Jiangsu. A 10 anni dalla Sars, la Cina è scossa nuovamente dalla paura di un’epidemia. A differenza di 10 anni fa, però, oggi le informazioni sono date.

Un’altra censura è possibile 
Zeng Li era colui che all’interno del Southern Weekly – uno dei magazine più aperti del panorama editoriale cinese – controllava che gli articoli pubblicati non fossero troppo in antitesi con la vulgata della propaganda. È morto mercoledì scorso dopo appena tre giorni di pensione, ma prima di morire ha riaperto il dibattito sul giornalismo in Cina.