I nostri migliori pezzi della settimana dalla Cina. Liberato l’ultimo detenuto di piazza Tiananmen. Astronauti cinesi in orbita tra hard e soft power. Tibet: l’altopiano globalizzato. Tappeto rosso a Pechino per Duterte. Buon weekend da China Files
Liberato l’ultimo detenuto di piazza Tiananmen di Simone Pieranni
Era in carcere dal 1989. Un uomo – oggi ha 51 anni – ha ottenuto uno sconto di pena per uscire dalla prigione. Si tratta dell’ultima persona in carcere a seguito dei fatti del 1989 a piazza Tiananmen. Nel giorno della sua liberazione, Pechino assicura anche i propri militari e veterani che nei giorni scorsi avevano protestato contro il governo per i tagli annunciato. Pechino ha confermato il suo sostegno, accusando le potenze straniere di aver diffuso notizie false al riguardo.
Astronauti cinesi in orbita tra hard e soft power di Alessandra Colarizi
Lunedì alle 7.30 ora locale è partita la più lunga missione spaziale con equipaggio mai avviata dalla Cina. Per Pechino è una questione di hard e soft power. La lunga marcia verso la Luna permette dunque alla leadership comunista di riscuotere consensi in casa e all’estero facendo leva sul ben noto patriottismo dei cinesi e sull’utilizzo delle proprie risorse per il bene dell’umanità. Questo tuttavia non basta a sopire i sospetti nei confronti di un potenziale dual-use del programma spaziale cinese.
L’altopiano globalizzato di Gabriele Battaglia
Nell’ex Grande Tibet, la foto del Dalai Lama compare un po’ ovunque, soprattutto nei templi. Per vedere come avvenga l’assimilazione della cultura tibetana, nel segno del mercato e della globalizzazione, bisogna quindi spostarsi fuori dai complessi monastici, tra costruzioni, infrastrutture e gap culturale-linguistico.
Tappeto rosso a Pechino per Duterte di Simone Pieranni
Red carpet e tutti gli onori classici per un grande capo di stato: il presidente filippino Duterte è arrivato in Cina accolto con grande enfasi. Ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, che riguardo le relazioni con le Filippine è stato chiaro: «Noi siamo vicini grazie al mare e fratelli di sangue».