Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

La nostra consueta rassegna cinese del weekend. Partiamo da lunedì con i tentativi di dialogo Cina-Hong Kong; poi gli hipster cinesi, i wenyi qingnian; la percezione cinese di Trump. e la nuova rubrica sull’arte cinese, FreeVantablack di Alessandro Rolandi, che ci conduce alla scoperta di The beginning of infinity di Yang Jian, a Pechino. Buon weekend e buona lettura, dalla redazione di China Files.

Lunedì 23 maggio: Cina-Hong Kong, Zhang Dejiang prova a ricucire di Gabriele Battaglia

Il numero tre del potere cinese ha utilizzato il grimaldello delle prospettive economiche legate alla nuova Via della Seta per tranquillizzare – se non sedurre – la popolazione dell’ex colonia britannica. Ha anche detto che il principio «un Paese, due sistemi» non è in discussione. Un strategia di dubbio successo.

Martedì 24 maggio: Hipster con caratteristiche cinesi di Alessandra Colarizi

Si chiamano wenyi qingnian (abbreviato in wenqing), amano l’arte, la letteratura esistenzialista, il cinema indipendente. Vogliono una vita benestante, ma anche appagante spiritualmente. Sono gli hipster cinesi, o meglio ciò che a loro più si avvicina oltre la Muraglia. Ma con le immancabili caratteristiche locali che rendono ogni prodotto elaborato dalla magmatica società cinese originale anche quando di derivazione occidentale.

Mercoledì 25 maggio: Via l’embargo di armi Usa al Vietnam, la reazione cinese di Simone Pieranni

La Cina si dice tranquilla di fronte alla decisione di Obama di porre fine all’embargo statunitense sulla vendita di armi al Vietnam. Obama, giunto lunedì ad Hanoi – terzo presidente americano dopo Bill Clinton e George W. Bush a recarsi in Vietnam dalla fine della guerra nel 1975 – sancisce dunque un’altra «normalizzazione» dopo Iran e Cuba. Pechino – intanto – osserva.

Giovedì 26 maggio: A che cinesi piace Trump di Simone Pieranni

Un recente sondaggio on line condotto su 3.300 cinesi ha sancito che il 54 per cento del campione apprezzerebbe più Donald Trump di Hillary Clinton. Questo dato è diventato subito una notizia in Occidente: «ai cinesi piace Trump» è stato scritto. Si tratta di un’affermazione che non è falsa ma neanche completamente vera, come spesso accade quando si tratta di Cina.

Venerdì 27 maggio:FreeVantablack – The beginning of infinity di Alessandro Rolandi

FreeVantablack è la nuova rubrica sull’arte di China Files, a cura di Alessandro Rolandi. Ogni due settimane, una mostra, un’installazione, una performance o anche solo uno spunto dall’ampio e variegato mondo dell’arte cinese saranno vivisezionati dall’occhio critico e iconoclasta del nostro artista/critico preferito.