Ha monopolizzato l’attenzione della stampa internazionale. Per tutta la settimana la Corea del Nord e le provocazioni del regime sono state il tema principale. Tra sfoggio di muscoli degli Stati Uniti e le reazioni dei cinesi sempre meno propensi ad assecondare lo scomodo vicino.
Martedì 2 aprile: Corea del Nord – Sfoggio di forza sul 38esimo parallelo
Tutti mostrano i muscoli nella penisola coreana. Il Nord ha annunciato il rafforzamento degli armamenti nucleare, il Sud è pronto a rispondere con la forza alle provocazioni e gli Usa mandano gli F-22 nell’area. Mentre Pyongyang dà la carica di primo ministro a un ex premier con credenziali riformiste.
Mercoledì 3 aprile: Corea del Nord – Il canarino di Kaesong
Sale la tensione tra le Coree, anche attorno al complesso industriale congiunto di Kaesong. Nell’area dove le aziende del Sud danno lavoro a operai del Nord è stato vietato ai sudcoreani di attraversare il confine direzione Corea del Nord. Un segnale preoccupante.
Venerdì 5 aprile: Corea del Nord – Un pericolo reale?
La Corea del Nord pare sia un "pericolo reale" , ma nessuno sa avanzare ipotesi su quello che succederà. E anche la Cina, lo stato che meglio conosce la realtà nordcoreana, si divide sulla linea da seguire. Tagliare i ponti con il vecchio alleato o appoggiarlo nella speranza che segua la strada già tracciata dalla Rpc?
Venerdì 5 aprile: Corea del Nord – La frustrazione di Pechino
La crisi nella penisola coreana sta facendo emergere la rottura del sodalizio tra Pechino e Pyongyang. La Cina è stanca delle minacce del giovane Kim, stratagemma per alzare il prezzo della calma nordcoreana e fare pressioni su una Pechino che ha voltato le spalle allo storico alleato.