Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Simone

Questa settimana: il diritto al cibo in India; il Giappone sconvolto dall’assalto al polo energetico algerino di Ain Amenas; il giro d’affari degli uteri in affitto indiani e infine le follie atomiche della Corea del Nord che tuttavia fa alcune concessioni ai turisti.
Lunedì 21 gennaio: La mia India – Una proposta sul tavolo

l cibo è l’unico elemento che unisce tutte le razze, le religioni e le classi. Il cibo è il linguaggio che l’uomo parla anche con i propri dei. Eppure in India, il cibo è stato messo in secondo piano. Dal 2011, infatti, si attende che il Parlamento approvi una legge che garantisca cibo al 67 per cento degli indiani.

Martedì 22 gennaio: Giappone – Dopo Ain Amenas

Sette lavoratori uccisi e tre ancora dispersi. Questo il bilancio per il Giappone dell’attentato al polo energetico di Ain Amenas, in Algeria. Mentre il governo è impegnato nel risolvere la crisi, nella maggioranza c’è già chi pensa a modificare le regole d’ingaggio delle forze di autodifesa nazionale. La Cina osserva.

Mercoledì 23 gennaio: India – Maternità in affitto

Con poche migliaia di dollari si può prendere un "utero in affitto" da una volontaria locale. Succede in India, dove da qualche anno si è affermato il business della surrogazione di maternità. Un giro d’affari miliardario, che però non tiene conto della vita delle stesse volontarie, private di assistenza medica e legale.

Giovedì 24 gennaio: Corea del Nord – Pyongyang lancia la sfida nucleare

l regime nordcoreano reagisce duramente alla risoluzione di condanna dell’Onu contro il lancio di un razzo a lungo raggio avvenuto lo scorso dicembre. Pyongyang minaccia nuovi test misssilistici con obiettivo gli Stati Uniti e la volontà di condurre un terzo test nucleare.

Venerdì 25 gennaio: Corea del Nord – Frontiere aperte ai telefonini

Niente più sequestri alla dogana per i cellulari dei tursiti in arrivo in Corea del Nord. Sarà anche possibile acquistare schede sim della Koryolink e chimare all’estero. Più difficile restare in contatto con i nordcoreani stessi. Ma è una piccola rivoluzione.

[Foto: spiaggia di Kota Baru, Malaysia. Credit: Carola Lorea]