Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Gabriele Battaglia

Il Pakistan conferma la pena capitale per malato di schizofrenia. A Bollywood arriva la «tassa patriottica» voluta dagli ultrahindu. Il calendario di Putin a ruba in Giappone. Il ritorno alla campagna dei giovani nipponici. Le contestazioni al matrimonio istantaneo in India. Buone letture. Lunedì, 24 ottobre: Il Pakistan conferma la pena capitale per malato di schizofrenia
Il caso di Imdad Ali aveva mobilitato l’Alta commissione per i diritti umani dell’Onu e Amnesty International, con appelli per ribaltare la condanna alla pena capitale comminata all’imputato nel 2002 per omicidio. Dopo anni di battaglia in tribunale, la Corte suprema di Lahore ha decretato che la schizofrenia, diagnosticata ad Ali nel 2012, «non è abbastanza per sospendere la pena di morte».

Martedì, 25 ottobre: A Bollywood arriva la «tassa patriottica» voluta dagli ultrahindu
Le minacce di un partitino ultrahindu a Mumbai contro la proiezione di un polpettone bollywoodiano hanno preso una piega inquietante, portando all’istituzione di un «contributo volontario» da parte dei produttori cinematografici al Fondo nazionale per i parenti dei soldati indiani morti nell’esercizio delle proprie funzioni. Una «tassa patriottica» che si applicherà solo per le pellicole che ingaggeranno attori pakistani e che, di fatto, istituzionalizza misure discriminatorie contro gli artisti provenienti dal Pakistan. Col benestare del governo del Bjp in Maharashtra, che ha mediato tra gli pseudofascisti del Mns e la produzione di Ae Dil Hai Mushkil.

Mercoledì, 26 ottobre: Giappone, vendite record per il calendario di Putin
Mancano due mesi alla visita del presidente russo Vladimir Putin in Giappone. Per lui e il capo del governo di Tokyo, Shinzo Abe, sarà un’occasione diplomatica importante. Per alcuni giapponesi sarà invece la realizzazione di un sogno: vedere Putin dal vivo.

Giovedì, 27 ottobre: Giappone, a qualcuno piace la campagna
Le migrazioni interne al Giappone si possono riassumere in due lettere: "U" e "I". Si tratta di due schemi di fuoriuscita dalle grandi metropoli dell’arcipelago. Da una parte c’è chi va e dopo gli studi ritorna in campagna. E c’è chi in maniera più radicale, esce dalla metropoli per andare in campagna. Un tratto in comune: la ricerca di una vita più sostenibile e di una dimensione più umana. Un reportage da Nagano.

Giovedì, 27 ottobre: Donne contro il «divorzio istantaneo» musulmano in India
Da mesi in India è in corso un dibattito infuocato sulla pratica del «triplo talaq», che permette a un marito musulmano di divorziare dalla moglie ripetendo per tre volte davanti a testimoni «talaq talaq talaq», senza alcuna tutela legale per la coniuge. La misura è permessa all’interno della Muslim Personal Law, il codice civile musulmano adottato dalle istituzioni indiane, ed è considerata tra le più retrogade del mondo musulmano, dove in maggioranza il «triple talaq», nella forma «istantanea» indiana, è stato emendato da decenni.