L’Indonesia potrà condannare a morte i pedofili. Xi e Putin scaricano l’India nello scontro col Pakistan. Il primo banco di prova per la riforma delle forze armate nipponiche è in Sud Sudan. Il presidente filippino Rodrigo Duterte accolto con tutti gli onori a Pechino. Buon weekend
Lunedì, 17 ottobre: L’Indonesia inasprisce le pene per i pedofili: potranno essere condannati a morte
Il parlamento indonesiano ha approvato all’unanimità una legge che inasprisce le pene per i colpevoli di abusi sessuali su minori: si va da un minimo di 10 anni di carcere alla pena di morte.
Martedì, 18 ottobre: Xi Jinping e Vladimir Putin scaricano l’India nello scontro col Pakistan
Durante l’ultimo summit dei Brics a Goa, in India, il primo ministro indiano Narendra Modi ha cercato di dirottare il gruppo dei cinque sulla battaglia diplomatica anti-pakistana che New Delhi sta conducendo da un mese. Tentativo fallito miseramente davanti alla realpolitik scaltra di Xi Jinping e Vladimir Putin.
Martedì, 18 ottobre: In Sud Sudan i primi effetti della riforma dell’esercito di Abe
Da novembre i soldati delle Forze di autodifesa di terra giapponese (GSDF) di stanza in Sud Sudan nell’ambito delle operazioni di peacekeeping a guida Onu potrebbero avere nuovi poteri militari. Sullo sfondo, la riforma dell’esercito voluta dal premier Abe.
Giovedì, 20 ottobre: L’India è in stato di guerra contro il Pakistan, senza la guerra
A giudicare dalla copertura mediatica degli affari indo-pakistani sembra che i due paesi siano sull’orlo di una resa dei conti finale, un grandissimo spettacolo pirobellico che galvanizza e mostrifica la stragrande maggioranza dei media locali. Un racconto assurdo e fittizio – India e Pakistan non-stanno-andando-in-guerra! – ma che viene incentivato assecondando l’esuberanza machista di una parte della popolazione indiana, che da due anni e mezzo trova rappresentazione speculare nel governo ultranazionalista di Narendra Modi. Con effetti devastanti per l’anima democratica del paese.
Venerdì, 21 ottobre:Tappeto rosso a Pechino per Duterte
Red carpet e tutti gli onori classici per un grande capo di stato: il presidente filippino Duterte è arrivato in Cina accolto con grande enfasi. Ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, che riguardo le relazioni con le Filippine è stato chiaro: «Noi siamo vicini grazie al mare e fratelli di sangue».