Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Gabriele Battaglia

L’apertura del primo ufficio indiano di Tinder, l’app di incontri. La morte di una studente intoccabile e di sinistra. I tempi ancora molto lunghi del caso marò.  L’ex pornostar Sunny Leone smaschera l’ipocrisia dei bacchettoni indiani. Buone lettere. Lunedì, 18 gennaio: Tinder, l’India e la massima immortale del Piotta
In questi giorni in India si fa un gran parlare dell’apertura del primo ufficio internazionale di Tinder – l’app di «incontri», con declinazioni libidinose che per i non esperti proveremo pudicamente a descrivere sotto – proprio a New Delhi. La delocalizzazione regionale di strateghi e sviluppatori esperti delle dinamiche indiane è senza dubbio giustificata dai segnali incontrovertibili mandati dal giovane mercato indiano a tre anni dal lancio ufficiale.

Martedì, 19 gennaio: Rohith Vemula: in morte di uno studente dalit di sinistra
Nella notte di domenica il corpo di Rohith Vemula, 26enne al secondo anno di PhD presso la Hyderabad Central University (Hcu, nello stato del Telangana), è stato ritrovato senza vita nel campus universitario. Vemula si era impiccato, lasciando una lettera terribile in cui traspare tutta la disperazione di un giovane attivista e studente di fronte alle discriminazioni subìte dall’amministrazione universitaria locale. Che lo ha perseguitato, secondo i suoi compagni, per le sue idee politiche – di sinistra – e per la sua appartenenza castale. Vemula era un dalit, un «fuoricasta», e qui di seguito proveremo a raccontare la sua storia.

Mercoledì, 20 gennaio: Il caso marò si preannuncia ancora molto, molto lungo
L’ultima estensione della licenza di Massimiliano Latorre accordata dalla Corte suprema indiana ha rimandato la data virtuale di rientro in India per il fuciliere al prossimo 30 aprile. Ennesima scadenza assolutamente effimera, parendo chiaro a tutti – da Roma a New Delhi – che il sottufficiale di Marina non farà ritorno in India in tempi brevi. Probabilmente, non ci tornerà mai più, poiché il caso dei due marò è e rimarrà una storia fastidiosamente aperta per l’India e per l’Italia ancora per molto, molto tempo.

Venerdì, 22 gennaio: Ex pornostar Sunny Leone vs I «valori indiani»: 4-0
L’ex pornostar canadese di origini indiane, ora attrice di Bollywood, è stata fatta oggetto di un’intervista platealmente inquisitoria, nel tentativo di estorcere a Leone un’autocritica pudica circa il proprio passato lussurioso. Cortesia che l’attrice non ha assecondato, demolendo in 20 minuti il velo di ipocrisia bacchettona tipico dell’India «per bene» e della propria industria cinematografica.

[Foto credit: Marco Zappa]