L’attentato contro una moschea e l’ombra, incerta, di Daesh sul Bangladesh. L’India, la conferenza sul clima e l’imperativo della crescita. Il Giappone vara una nuova legge sulla cospirazione. La ricostruzione bloccata nel Nepal post terremoto. Buon weekend Lunedì, 30 novembre: Bangladesh – Attentato in moschea. Site: «Opera di Daesh»
Nella serata di giovedì 26 novembre un gruppo armato ha attaccato una moschea nel distretto di Bogra, a nord di Dhaka. Il luogo di culto, pieno di musulmani sciiti raccolti per la preghiera della sera, è stato teatro dell’ultimo attentato in ordine di tempo in Bangladesh. Unica vittima Mohazem Hossain, 72 anni, muezzin della moschea, che non è sopravvissuto alle ferite da arma da fuoco. Il resto dei fedeli, secondo quanto divulgato dai media locali, è fuori pericolo.
Martedì, 1 dicembre: India al COP21: imperativo crescere (inquinando)
La conferenza sui cambiamenti climatici in questi giorni in corso a Parigi vede schierati su soliti due fronti: chi ha inquinato tanto e ora vuole inquinare meno (i paesi sviluppati); chi ha inquinato poco e ora sta inquinando molto, per crescere (i paesi in via di sviluppo). Tutto ruota intorno alle emissioni di Co2, di cui l’India ha disperato bisogno per continuare a sostenere la crescita. Ma c’è anche una proposta sponsorizzata da New Delhi per una grande alleanza mondiale per il fotovoltaico: energia pulita per inquinare meno, domani.
Mercoledì, 2 dicembre: Giappone – Terrorismo: una legge sulla cospirazione
L’onda lunga degli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre è arrivata fino a Tokyo. E ora l’esecutivo guidato da Shinzo Abe si prepara a rafforzare le misure antiterrorismo dopo gli impegni presi al recente G20 di Antalya, in Turchia.
Giovedì, 3 dicembre: Nepal – Ricostruzione bloccata, rimane solo la resilienza
In Nepal la ricostruzione post terremoto è bloccata da dissidi interni tra le principali forze politiche, in lotta per aggiudicarsi la direzione della National Reconstruction Authority, che gestirà oltre 4 miliardi di dollari promessi dai grandi donatori internazionali (India e Cina in testa). Intanto, mentre l’inverno è alle porte, la popolazione fa esercizio di resilienza. Ovvero, si arrangia.