L’ex zar della sicurezza, Zhou Yongkang, perde altre due pedine importanti nell’establishment cinese: Liu Han e Liu Yingxia. Il bisogno di lavoratori sempre più specializzati che sostengano la transizione dal "made in" al "created in" China. La Cina acquista sempre più oro, mentre l’economia rallenta. Sempre più stretto il cerchio attorno all’ex zar della sicurezza
Liu Han – tycoon delle miniere, numero 148 nella lista dei ricchi cinesi di Forbes – è stato incriminato per associazione mafiosa. Liu Yingxia – 48esima nella lista Hurun – è stata espulsa dall’Assemblea nazionale del popolo.
Anche loro sembrano essere collegati alle indagini che riguardano Zhou Yongkang, zar della sicurezza della scorsa legislatura.
Addirittura i media di stato, per altro, dopo le accuse a Ji Wenlin cominciano a suggerirlo. Un editoriale del Beijing News scrive che non si tratta più di singoli casi di corruzione ma di corruzione organizzata e sistematica che coinvolge livelli più alti.
Se Zhou Yongkang venisse formalmente incriminato sarebbe una notizia bomba: dopo il periodo di purghe che ha contraddistinto la Rivoluzione culturale, nessun membro del Comitato permanente è mai stato messo sotto indagine.
Servono lavoratori più qualificati
“La mancanza di specializzazione ha impedito ai lavoratori migranti di divenire lavoratori qualificati nel moderno sistema industriale”.
Sono parole di Yang Zhiming, vice ministro delle risorse umane e della sicurezza sociale. Così il governo ha pianificato di formare dieci milioni di lavoratori all’anno a partire da quest’anno. Il programma sarà diretto sopratutto alle nuove generazioni, quelle nate negli anni Ottanta o dopo.
Il costo del lavoro è infatti aumentato anche in Cina e continuerà a farlo. È arrivato il momento di passare dal “made in China” al “created in China”.
La Cina diventa il primo acquirente di oro
La domanda cinese per l’oro è salita del 32 per cento nel 2013, nonostante i prezzi si siano abbassati del 28 per cento. Così nel 2013 la Cina ha superato l’India come principale consumatore mondiale di oro fisico: un importazione di 1066 tonnellate contro le 975 dell’India.
I timori sul rallentamento dell’economia cinese, la potenziale bolla immobiliare e un sistema finanziario fragile hanno sicuramente stimolato l’acquisto.
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