Le esplosioni in Shanxi hanno riportato alta la tensione appena una settimana dopo l’episodio di Tian’anmen. Dal Terzo plenum del Comitato centrale del Partito comunista cinese la governance cinese uscirà probabilmente riformato: ecco le linee guida. Gli avvertimenti della Banca centrale cinese sulla crescita. Esplosioni in Shanxi. Attentato?
Una serie di esplosioni si è verificata nei pressi della sede del Partito Comunista dello Shanxi, nella città di Taiyuan.
Il Beijing Youth Daily ha riportato in un post sul proprio microblog che sette deflagrazioni si sono verificate intorno alle 7:40 di mercoledì, ora cinese.
Il governo provinciale dello Shanxi ha in seguito confermato sul suo sito web che gli scoppi sono stati provocati da piccoli ordigni esplosivi. Una persona è stata ferita e due auto danneggiate, riportano le autorità, che citano la polizia di Taiyuan.
Tuttavia, Cctv, la televisione di Stato, parla di almeno una ventina di veicoli danneggiati.
L’agenzia di stampa ufficiale, Xinhua, riporta che sul luogo delle esplosioni sono stati rinvenuti cuscinetti a sfera metallici, e ha parlato di bombe fatte in casa. Cctv aggiunge che gli ordigni erano stati nascosti nelle aiuole che costeggiano la strada.
I finestrini degli autobus di passaggio sono andati in frantumi e gli scoppi sono stati sentiti a centinaia di metri di distanza, riportano diverse testimonianze in rete. Le strade intorno all’area interessata dall’evento sono state chiuse e le foto diffuse sui social media mostrano che sul luogo sono giunti pompieri e autoambulanze.
Le esplosioni di oggi avvengono a poco più di una settimana dall’attentato in piazza Tian’anmen – di cui sono stati accusati elementi legati al separatismo uiguro – e pochi giorni prima del terzo plenum del Partito comunista, in una fase delicata per il futuro della Cina.
Nei giorni scorsi, un team di ispettori governativi era giunto a Taiyuan da Pechino per controllare le finanze della provincia. Gli ispettori dovrebbero restare in zona per almeno due mesi.
Terzo Plenum – Riformare la governance
In vista del terzo plenum del Comitato centrale del Partito comunista che comincerà sabato prossimo e che dovrebbe stabilire le linee guida per il prossimo decennio, il premier cinese Li Keqiang ha fatto appello a una riforma dei governi locali orientata a una maggiore efficienza e a rafforzare i rapporti tra le autorità e i cittadini.
Il gruppo di lavoro che si occupa di questo problema ha così diramato una serie di “suggerimenti” che dovrebbero produrre una governance più orientata ai servizi per i cittadini e dare “più diritti al mercato e alla società”, come recita China Daily.
I suggerimenti, denominati “Soluzioni per costituire pubblici legami”, consistono soprattutto in precetti comportamentali per funzionari e hanno il chiaro intento di far riguadagnare consensi al Partito.
In dettaglio, si propone che:
• i meeting dei governi locali siano strettamente controllati nella loro durata, frequenza e per quanto riguarda i resoconti;
• ai dipendenti pubblici sia vietato trattare il pubblico in malo modo o trarre profitti dalla propria posizione di potere;
• sia fatto divieto di spendere fondi pubblici per banchetti sontuosi e regalie, o per organizzare costose serate di gala;
• sia proibito offrire o accettare regali, denaro o buoni di qualsiasi tipo;
• sia vietato soggiornare in alberghi sontuosi quando si è in un viaggio all’estero pagato con i soldi pubblici;
• i regolamenti per i veicoli governativi, gli uffici e gli appartamenti dei funzionari siano rigorosamente rispettati;
• Le spese per i pubblici ricevimenti, per i viaggi all’estero e i veicoli di servizio siano rigorosamente tagliate;
• il pubblico interesse sia tutelato, soprattutto nelle vicende che riguardano il sequestro di terreni, le questioni agricole, le azioni legali, la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare e la salute pubblica, la protezione dell’ambiente, l’istruzione e l’assistenza sanitaria.
Banca centrale cinese: occhio al debito e alla bolla
La People’s Bank of China – la banca centrale cinese – ha riconosciuto in un comunicato ufficiale le maggiori storture finanziarie del Dragone, mettendo in evidenza i problemi del settore immobiliare e del debito delle amministrazioni locali.
Nel dare un moderato allarme rispetto alla politica monetaria cinese nel terzo trimestre del 2013, la banca centrale ha detto che la seconda economia più grande del mondo può subire “un processo a lungo termine di riduzione della leva finanziaria”, dato che un nuovo stimolo alla crescita deve ancora essere avviato.
Proprio oggi, il premier Li Keqiang ha pubblicamente affermato che il livello di crescita accettabile per continuare a dare occupazione ai cinesi è il 7,2 per cento, di 0,3 punti percentuali inferiore rispetto all’obiettivo che le autorità cinesi si sono prefissate per l’anno in corso.
“I problemi nel settore immobiliare e il debito dei governi locali, sono relativamente importanti – ha detto la PBoC nella sua relazione – anche i vincoli di carattere ambientale e sulle risorse sono aumentati in modo significativo, rendendo il compito di ristrutturare l’economia e cambiare il modello di crescita estremamente difficile”.
Nonostante l’avvertimento, la PBoC ribadisce che la crescita economica rimarrà stabile “per qualche tempo”.
[Foto: Xinhua]