Un attivista sudcoreano per i diritti dei rifugiati dal Nord è stato torturato mentre era detenuto in Cina e Seul chiede chiarimenti. Lo Sri Lanka dà la road map per l’inchiesta sui crimini durante l’offensiva contro i tamil. Mentre in Corea del Nord si accendono i televisori per le Olimpiadi.
COREA DEL SUD – Torture all’attivista. Seul chiede spiegazioni a Pechino
Il governo di Seul ha chiesto a Pechino di fare chiarezza sulle torture in carcere denunciate dall’attivista sudcoreano per i diritti umani Kim Young Hwan, arrestato a marzo in Cina.
Kim e altri tre cittadini sudcoreani erano nella Repubblica popolare per dare assistenza alle migliaia di profughi nordcoreani che varcano il confine in fuga dal regime di Pyongyang.
La presa di posizione di Seul è arrivata dopo le critiche per l’inerzia del ministero non appena si era avuto notizia degli abusi denunciati da Kim, torturato con scariche elettriche, secondo quanto raccontato dai suoi compagni di prigionia.
Rimpatriato la scorsa settimana l’attivista ha ammesso di aver subito trattamenti inumani e degradanti e di essere stato privato del sonno durante i tre mesi di carcere, senza tuttavia entrare in ulteriori dettagli.
SRI LANKA – La road map dei processi per i crimini durante l’offensiva contro i tamil
Potrebbero servire non meno di cinque anni per fare chiarezza e formulare le accuse contro chi si è macchiato di crimini di guerra durante l’ultima fase del conflitto contro le Tigri Tamil nel 2009. È quanto ha annunciato il governo dello Sri Lanka come parte del piano di riconciliazione nazionale dopo tre decenni di lotta.
Colombo continua tuttavia a rifiutare un’inchiesta internazionale come invece vorrebbero le Nazioni Unite. Il governo del presidente Mahinda Rajapaksa si affiderà alle raccomandazioni della Commissione per la riconciliazione nazionale istituita dall’esecutivo.
Al primo punto concedere all’esercito un anno di tempo per indagare sull’uccisione di civili. Altri due anni serviranno per formulare le accuse e altri due ancora per portare i sospetti davanti a una corte e avere i verdetti.
“Occorre esser oggettivi”, ripetono dall’esecutivo, mentre per l’opposizione la road map è un tentativo di allontanare dal governo i rischi di un’indagine internazionale.
Lo scorso maggio Colombo ha fatto qualche apertura scarcerando il leader dell’opposizione e ed ex comandante delle Forze armate, Sarath Fonseka, che forte del successo militare contro i tamil sfidò il potere del presidente Rajapaksa accusato di una deriva autoritaria.
COREA DEL NORD – Olimpiadi in tivù
Anche i nordcoreani potranno vedere e sentire le cronache delle Olimpiadi in televisione e in radio. Il merito è dell’emittente sudcoreana Kbs e dell’Asia Pacific Broadcasting Union che hanno trovato l’accordo con il comitato televisivo di Pyongyang per trasmettere le gare anche a Nord del 38esimo parallelo.
L’annuncio è arrivato quando non si è ancora spenta l’eco delle scuse che gli organizzatori dei Giochi londinesi hanno dovuto fare ai nordcoreani per aver mostrato la bandiera della Corea del Sud accanto ai volti delle calciatrici di Pyongyang.
Non è ancora chiaro se i programmi saranno in diretta o in differita, ma sei tecnici nordcoreani sono già partiti per Londra. L’accordo prevede sostegno al Nord anche per altri appuntamenti sportivi di primo piano: il Mondiale di calcio del 2014 in Brasile, i Giochi asiatici e le Olimpiadi a Rio nel 2016.
[Foto credit: nytimes.com]