Yingluck Shinawatra, primo ministro thailandese, ha escluso l’ipotesi di elezioni anticipate, mentre continuano le proteste contro il suo governo. Su un forum online, un professore sudcoreano ha scritto che i disertori nordcoreani dovrebbero essere giustiziati. In Giappone, razzi fuori da una base militare vicino Tokyo. THAILANDIA – Yingluck esclude l’ipotesi elezioni anticipate
La premier thailandese Yingluck Shinawatra ha escluso l’ipotesi di elezioni anticipate per le proteste che da sei giorni ne chiedono le dimissioni e hanno portato all’occupazione di ministeri e all’assedio di edifici governativi.
Intervistata dalla Bbc la prima ministra ha spiegato che al momento nel Paese non c’è la tranquillità necessaria per andare ai seggi. Eletta nel 2011, sorella dell’ex premier in esilio Thaksin, è accusata di essere un burattino nelle mani del fratello deposto da un golpe nel 2006 e condannato in contumacia due anni dopo per corruzione.
Parole pronunciate nel giorno in cui i manifestanti hanno preso di mira il quartier generale dell’esercito, esortando i militari a sostenere la protesta, e le sedi del Pheu Thai, il partito al governo. Giovedì Yingluck Shinawatra era passata indenne a u voto di sfiducia.
Il passaggio parlamentare non ha tuttavia spinto l’opposizione, composta in gran parte dalla classe media urbana, guidata dall’ex parlamentare Suthep Thaugsuban a desistere dalla piazza.
COREA DEL SUD – Professore contro i disertori
“I disertori nordcoreani dovrebbero essere giustiziati”. A dirlo non è un sostenitore del regime di Kim Jong-un, ma un professore sudcoreano su un forum online.
Dichiarazioni che hanno scatenato polemiche in Corea del Sud e spinto il parlamentare Cho Myung-chu. Primo rifugiato del Nord a sedere nel Parlamento del Sud, a denunciare per diffamazione il docente della Daegu University. Il professore ha paragonato i disertori ai collaborazionisti con l’occupante giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Nodo storico non ancora sanato l’astio verso Tokyo è uno dei pochi punti in cui i coreani del Nord e del Sud si trovano concordi. Il caso si inserisce inoltre nel dibattito sui disertori e sulla loro vita in Corea del Sud. Recentemente dati del ministero della Giustizia hanno spiegato che almeno metà delle spie nordcoreane scovate nel Sud negli ultimi dieci anni si spacciava per profugo o rifugiato dal Nord.
GIAPPONE – Razzi contro base Usa
Razzi improvvisati sono stati lanciati nella notte non lontano dalla base statunitense di Yokota, non lontano da Tokyo. L’azione non ha fatto vittime o ferite. La stampa nipponica sospetta che dietro possa esserci un gruppo della sinistra radicale, sebbene al momento non ci siano rivendicazioni.
Si potrebbe trattare di un azione di protesta contro la presenza di quasi 50mila militari statunitensi di stanza nell’arcipelago.
Secondo l’emittente NTV la polizia sta indirizzando le indagini nei confronti dell’Associazione rivoluzionari dei lavoratori (fazione anti-maggioranza), legando i razzi all’arresto ore prime di uno dei componenti del gruppo.
L’ultimo incidente del genere risale a quattro anni fa, mentre forme più dure di radicalismo si ebbero negli anni Sessanta e Settanta.
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