Oggi In Asia – Suu Kyi cerca l’appoggio dei militari

In by Gabriele Battaglia

In Birmania, Aung San Suu Kyi, dopo anni passati agli arresti domiciliari, ora è più che mai leader dell’opposizione politica birmana. E già pensa alle elezioni del 2015. La Corea del Nord taglia le comunicazioni militari con il Sud, mentre le navi della marina cinese arrivano a poche miglia dalla costa della Malaysia  Birmania – Suu Kyi alla parata dei militari

Aung San Suu Kyi ha fatto oggi la sua apparizione alla parata annuale dell’esercito per la prima volta nella sua carriera politica, segnando un altra tappa nella profonda trasformazione del paese dalla fine della dittatura militare nel 2011.

Secondo gli osservatori del Paese del Sudest asiatico, Suu Kyi si starebbe riavvicinando all’esercito, dopo anni agli arresti domiciliari, in preparazione alla corsa elettorale del 2015.

Come sottolinea l’Agence France-Presse, questa piccola vittoria per la leader dell’opposizione politica al governo semi-civile di Naypyidaw, giunge in corrispondenza di una riaffermazione dell’esercito nella politica nazionale.

“Continueremo a marciare verso il rafforzamento del percorso democratico voluto dal popolo”, ha sottolineato il generale Min Aung Hlaing, Capo di stato maggiore dell’esercito birmano. Intanto, il governo di Thein Sein deve far fronte al dilagare del conflitto tra buddhisti e musulmani nel sud del Paese.

Corea del Nord – Tagliate le comunicazioni con Seul. 

Pyongyang ha tagliato la linea diretta militare con la Corea del Sud, riferisce l’Afp. L’ultima comunicazione diretta tra i due paesi divisi dal 38esimo parallelo è l’ultimo segnale che la tensione militare e diplomatica con Seul è ai suoi massimi.

Secondo indiscrezioni, i più alti ufficiali del regime comunista si starebbero per riunire per discutere una non meglio precisata “questione imporante” e una “svolta fondamentale” nelle relazioni esterne del paese.

La Kcna, l’agenzia d’informazione del regime di Pyongyang ha riportato le dichiarazioni di un alto ufficiale dell’esercito del Nord, secondo cui “in una situazione in cui una guerra potrebbe scoppiare da un momento all’altro, non c’è alcun bisogno di tenere una comunicazione militare con il Sud”.

L’interruzione delle comunicazioni con Seul arriva alcune settimane dopo che anche le comunicazioni via Croce rossa internazionale sono state tagliate. Ora anche alcuni progetti industriali finanziati da Seul rischiano lo stop.

MALAYSIA – Pechino manda una task force per difendere il Mar cinese meridionale

Una flottiglia di 4 navi dell’Esercito popolare di liberazione – l’esercito nazionale cinese – è approdata a 80 km dalla costa della Malaysia, a meno di 200 km da Brunei e a 1800 km dalla costa della Cina continentale, vicino al limite ultimo della “linea dei 9 punti”, il confine delle rivendicazioni territoriali cinesi sul Mar cinese meridionale.

Già nel 2010 il posizionamento di navi cinesi nel Mar cinese meridionale – sulla cui sovranità Vietnam, Filippine, Taiwan e Malaysia ancora non hanno trovato un accordo – avevano messo i paesi contendenti in stato di allarme a causa del tentativo di Pechino di imporre la propria superiorità militari, spingendo i paesi di area Asean verso un riallineamento agli Stati Uniti.

[foto credits: Reuters]