Oggi in Asia – Riparte il processo ai Khmer rossi

In by Gabriele Battaglia

Entra nel vivo il processo a carico di due maggiorenti dei Khmer rossi ancora in vita, Nuon Chea e Khieu Samphan. Libertà su cauzione per l’ex chief minister del Tamil Nadu, "Amma" Jayalalithaa. Vietato l’accesso all’ex zone di guerra in Sri Lanka. CAMBOGIA – Khmer rossi a processo per genocidio

Con lo svolgimento della prima udienza entra nel vivo il nuovo processo a carico dei due maggiorenti dei Khmer rossi ancora in vita. L’accusa nei confronti dell’ottantottenne Nuon Chea e dell’ex capo di Stato della Kampuchea democratica, Khieu Samphan è di genocidio.

I due ex sodali di Pol Pot sono già stati condannati all’ergastolo nel primo procedimento incentrato sui crimini commessi durante l’evacuazione di Phnom Penh dopo la presa della città nell’aprile 1975.

Considerata l’età degli imputati e la lentezza dimostrata finora dal Tribunale per i crimini in Cambogia, sostenuto dall’Onu, si potrebbe non arrivare a una nuova sentenza. Il processo servirà tuttavia a fare un po’ di chiarezza su cosa avvenne nel Paese nei tre anni di regime tra il 1975 e il 1978.

INDIA – Jayalalithaa libera su cauzione

La corte suprema indiana ha accettato la richiesta di scarcerazione su cauzione di Jayalalithaa Jayaram, soprannominata "Amma" (mamma), ex prima ministra del Tamil Nadu.

Su Jayalalithaa pesava un’inchiesta per corruzione negli anni ’90 culminata nel suo arresto tre settimane fa e nel rifiuto dell’Alta corte del Karnataka di concedere la libertà su cauzione.

Jayalalithaa, in ottemperanza a una storica sentenza della Corte suprema che impone le dimissioni per i politici sotto inchiesta per reati gravi, fu costretta a interrompere il suo terzo mandato da Chief minister dello stato dell’India meridionale.

Alla decisione del tribunale attivisti e sostenitori del partito della donna, presidente del partito Aiadmk, si scatenarono violente proteste con autobus pubblici dati alle fiamme e attacchi alle case dei politici del partito concorrente dell’Aiadmk, il Dmk.

“Per noi è già Diwali”, hanno dichiarato alcuni sostenitori di “Amma” intervistati dall’emittente Ndtv in riferimento alla festa delle luci prevista per il 23 ottobre.

SRI LANKA – Il governo vieta l’accesso alle ex zone di guerra

Il governo dello Sril Lanka ha vietato agli stranieri gli accessi alle ex zone di guerra nell’isola. Potranno accedere alle aree soltanto con l’autorizzazione del governo. Lo scopo è quello di evitare “interventi negativi”.

Tuttavia, sottolinea l’Associated Press, sottolinea come nel comunicato del ministero della Difesa manchino riferimenti specifici a quali attività il governo ritenga pericolose. A maggio del 2009 l’offensiva delle truppe cingalesi mise fine a un quarto di secolo di guerriglia separatista condotta dalle Tigri Tamil. L’esercito è tuttavia accusato di crimini di guerra e dalla fine del conflitto continuano le restrizioni nelle aree del nordest dell’isola.



[Foto credit: guardian.com]