Oggi in Asia – Paura per la nuova aviaria

In by Gabriele Battaglia

Il Vietnam impone un bando immediato sulle importazione di pollame dalla Cina dopo la scoperta la morte di due persone per una nuova forma di aviaria. La Malaysia si prepara alle elezioni, tra voci di brogli e condizionamenti. Lo Sri Lanka continua a essere un paese pericoloso per fare i giornalisti. VIETNAM – Al bando i polli cinesi

In seguito alla morte di due persone nel sud della Cina a causa di un nuova forma di influenza aviaria, battezzata H7N9, il governo vietnamita ha annunciato uno stop immediato alle importazioni di pollame dal vicino asiatico.

Il bando è entrato subito in vigore. L’intento di Hanoi, secondo quanto scritto in un messaggio urgente dal ministro dell’agricoltura Cao Duc Phat, è infatti di “prevenire e in maniera efficace l’intrusione del virus H7N9 in Vietnam”.

Sebbene non ci siano ancora prove della trasmissione dell’influenza da animali a uomini, il governo vietnamita ha preferito intervenire subito dopo che la Cina aveva reso noti i sette casi di nuovo contagio da influenza aviaria.

Il Vietnam, dice l’Organizzazione mondiale della sanità, ha riportato il maggior numero di vittime di aviaria in tutto il Sudest asiatico: dal 2003 sono 59 i morti a causa della malattia. Ancora l’anno scorso in Vietnam due persone sono rimaste vittima del ceppo comune dell’aviaria, l’H5N1, anche se la diffusione di quest’ultima sarebbe sotto controllo.

MALAYSIA – Sciolte le camere, il Paese alle elezioni

Il primo ministro della Malaysia, Najib Razak, quest’oggi ha sciolto le camere, in vista delle elezioni generali da tenersi entro i prossimi 60 giorni.

Qualunque risultato elettorale uscirà dalle urne, si prevede già che sarà molto discusso. La leadership della coalizione Barisan Nasional, di orientamento conservatore e guidata dallo stesso Razak, è in bilico dopo 56 anni di governo ininterrotto. E già si temono brogli e condizionamenti sui votanti.

Anwar Ibrahim, ex vice premier, stretto alleato di Mahatir bin Mohamad, storico primo ministro malaysiano e figura carismatica dell’opposizione, il Partito della giustizia del popolo (PRK), ha fin qui sventolato la bandiera della lotta alla corruzione e all’autoritarismo, vedendosi ripagato dai risultati.

Al momento l’opposizione occupa 75 dei 222 seggi del parlamento e controlla quattro dei 13 stati della Malayasia. Nel 2009 era riuscita a non far ottenere al Barisan i due terzi dei seggi, in quello che fu un "risultato shock".

Nei giorni scorsi Najib ha comunque dichiarato il proprio impegno per favorire una transizione politica pacifica nel caso di una vittoria del Prk.


SRI LANKA – Attacco all’Uthayan

Alcuni uomini mascherati hanno attaccato gli uffici di un quotidiano tamil, l’Uthayan, a Kilinochchi, nel nord del Paese. Due membri dello staff del quotidiano sono rimasti feriti gravemente e le proprietà del giornale sono state danneggiate.

Il quotidiano in ligua tamil, vicino all’Alleanza nazionale tamil, piattaforma politica della minoranza etnica dei tamil cingalesi, all’opposizione nel parlamento di Colombo, è il quarto ad essere attaccato quest’anno. Nel 2011 un caporedattore era stato picchiato fino quasi alla morte.

Lo Sri Lanka è considerato tra i paesi più pericolosi per esercitare la professione di giornalista.

[Foto credits: heraldsun.com.au]