Oggi in Asia – No di Iwakuni ai convertiplani

In by Simone

Ancora frizioni tra militari Usa e la popolazione giapponese questa volta per l’arrivo degli Osprey MV-22. Il Wwf fa le pulci al Vietnam per il traffico di corni di rinoceronte e Aquino non arretra contro le pretese cinesi sul Mar cinese meridionale.
GIAPPONE – Okinawa e Iwakuni contro gli Osprey MV-22

Le proteste non hanno fermato l’arrivo a Iwakuni, nel Giappone occidentale, di 12 convertiplani Osprey MV-22.

Dal prossimo ottobre i velivoli saranno poi trasferiti nella base di Futema a Okinawa, già al centro di manifestazioni e proteste popolari contro la costruzione di una pista d’atterraggio praticamente al centro di un’area urbana e per denunciare gli episodi di violenza di cui sono colpevoli i soldati Usa di stanza nell’isola, il più grave dei quali fu nel 1995 lo stupro di una dodicenne.

Con l’accordo per il dislocamento di 9mila marine in altre basi Futema è ormai destinata alla chiusura. A riportarla al centro dell’attenzione è proprio l’arrivo dei convertiplani, noti non tanto per le caratteristiche tecniche, ma per la serie di incidenti durante missioni operative e test di prova, che turbano la popolazione.

Chiediamo che non sia data via libera al dispiegamento finché non avremo certezze sulla sicurezza”, ha detto Yoshiko Fukuda, sindaco di Iwakuni, citato dall’agenzia Kyodo, mentre decine di persone approcciavano su piccole imbarcazioni la nave che trasportava i velivoli. I
n una nota l’ambasciata statunitense a Tokyo ha rimarcato l’importanza degli Osprey per la sicurezza della regione dell’Asia Pacifico. Ma intanto Washington dovrà prima aspettare i risultati dell’inchiesta che spieghi gli incidenti avuti dai mezzi in Marocco lo scorso aprile e in Florida a giugno

VIETNAM – La patria del contrabbando di corni di rinoceronte

Il Vietnam è il peggior Paese al mondo per la salvaguardia delle specie in via di estinzione. È quanto emerso dall’ultimo rapporto del WWF sulla protezione di elefanti, rinoceronti, tigri in 23 Paesi dell’Africa e dell’Asia, perché bersagli di bracconieri e contrabbandieri.
Il Vietnam è il principale sbocco commerciale per i corni di rinoceronte, provenienti in gran parte dal Sud Africa, dove lo scorso anno sono stati cacciati almeno 448 esemplari, considerati nella regione un ottimo medicinale contro vari tipi di malattie.

Sotto accusa anche l’istituzione dei cosiddetti “allevamenti di tigri”, autorizzati dal 2007, che metterebbero a rischio la tutela di questi animali, perché, ripete l’organizzazione ambientalista, legalizzerebbero di fatto il commercio di parti degli esemplari morti in cattività, usate poi come ingredienti per la medicina tradizionale.

Nella lista nera anche il Laos, diventato destinazione finale e centro di snodo per il traffico di avorio. Segno rosso anche per Cina e Thailandia, principali destinazioni per le zanne di elefante contrabbandate dall’Africa.

FILIPPINE- Aquino parla alla nazione

Nessun passo indietro nella disputa territoriale con la Cina per le Scarborough e un’esortazione ai filippini affinché sostengano uniti la posizione del governo Nel suo terzo discorso alla nazione il presidente filippino, Benigno Aquino, ha affrontato la disputa che oppone Manila a Pechino per la sovranità su quelli che sono poco più che degli scogli nel Mar cinese meridionale, ma che sorgono in una posizione strategica per il controllo delle rotte commerciali e i cui fondali sono ricchi di materie prime.

Aquino ha ricordato le recenti tensioni, scoppiate ad aprile, con l’invio di navi da guerra di entrambe le marine nell’area, ma, fermo nel rivendicare le posizioni di Manila, ha detto di voler arrivare a una soluzione accettabile da tutte le parti in causa.

Nei suoi 90 minuti di discorso il presidente ha inoltre annunciato un programma di modernizzazione degli armamenti del valore di 67 milioni di dollari e spese per la difesa per 1,8 miliardi nei prossimi cinque anni

Grande spazio è stato dato alle riforme economiche con attacchi al suo predecessore Gloria Arroyo. Aquino ha rivendicato una crescita economica del 6,4 per cento nel primo trimestre dell’anno, il calo del tasso di disoccupazione, la lotta contro la corruzione dilagante durante i dieci anni del passato governo e la battaglia contro l’impunità.

[Foto credit: http://www.armybase.us]