Oggi in Asia – Rilasciata la first lady dei Khmer rossi

In by Simone

Niente processo per la first lady dei Khmer rossi cui è stato riscontrato l’Alzheimer. Aquino decide che nelle dispute con la Cina si dovrà parlare di Mar filippino occidentale e in Pakistan si indaga sul rogo costato la vita a 289 operai.

CAMBOGIA – Scarcerata la first lady dei Khmer rossi

Il tribunale penale misto per i crimini in Cambogia ha ordinato la scarcerazione di Ieng Thirith, ex first lady dei Khmer rossi, per problemi di infermità mentale. Per i medici le condizioni della donna, compatibili con il morbo di Alzheimer, sono peggiorate e non sarebbe più in condizione di sostenere il processo.

Lo scorso dicembre il tribunale aveva deciso che Ieng Thirith, di ottant’anni, sarebbe dovuta rimanere per almeno altri sei mesi nella struttura psichiatrica in cui era in cura, così che in caso di riprese avesse potuto presenziare in aula per difendersi dai crimini di cui accusata perpetrati durante il regime di Pol Pot tra il 1975 e il 1979.

L’utopia di instaurare una società collettivista agraria in Cambogia provocò oltre 2 milioni di morti per la fame e gli stenti o che persero la vita nei campi di prigionia

Ieng Thirith era alla sbarra assieme all’ex “fratello numero due” del regime Nuon Chea, al marito Ieng Sary, ex ministro degli Esteri, e al capo di Stato, Khieu Samphan.

FILIPPINE – Tra Pechino e Manila le dispute territoriali sono questione di lessico

Il presidente filippino Benigno Aquino ha ordinato che ogni qual volta si facciano riferimenti alle dispute territoriali con la Cina si dovrà usare il termine Mar filippino occidentale e non Mar cinese meridionale. L’ordine è stato firmato il 5 settembre e diramato alle agenzie governative che si occupano di cartografia.

L’area cui Aquino fa riferimento comprende le isole Spratly e l’arcipelago delle Scarborought contesi tra Manila e Pechino e fonte nell’ultimo anno di tensioni tra i due governi che ad aprile hanno inviato le rispettive marine in un confronto durato alcune settimane.
Per Aquino la nuova denominazione aiuterà a definire i confini territoriali filippini.

L’ordine tuttavia è destinato a fomentare la reazione dei cinesi che rivendicano la sovranità sulle acque e sui fondali ricchi di materie prime e quello sulle isole in posizione strategica per il controllo delle rotte.

PAKISTAN – Fabbrica in fiamme. Aperta inchiesta per omicidio

La polizia di Karachi ha aperto un’inchiesta per omicidio che coinvolge la proprietà della fabbrica tessile andata a fuoco ieri al cui interno sono morti almeno 289 operai. Il disastro è stato il più grave incidente sul lavoro in Pakistan.

Sotto inchiesta sono Abdul Aziz, Mohammad Ard e Shahid Bhaila assieme ad altri membri dell’amministrazione della Ali Enterprises. Secondo quanto riferito dalla polizia all’agenzia France Presse sono coinvolti anche funzionari del governo accusati di negligenza per non aver fatto rispettare gli standard di sicurezza nell’impianto dove molte uscite d’emergenza sarebbero state sbarrate impedendo la fuga degli operai.

[Foto credit: deccanchronicle.com]