Critiche per il parlamentare anti-nuclearista che ha consegnato una lettera sulle zone colpite dal terremoto all’imperatore Akihito. Le Maldive tentano nuovamente di eleggere il presidente. Gli studenti dello Sri Lanka protestano contro la chiusura delle università alla vigilia del vertice del Commonwealth. GIAPPONE – L’imperatore deve stare fuori dalla politica
Nonostante non sia più figlio di Dio da quasi settant’anni, sulla figura dell’imperatore giapponese continuano ad esserci ancora dei tabù. Uno di questi è il suo coinvolgimento in politica.
A fare le spese della rottura del patto tra chi legifera e chi rappresenta simbolicamente il paese, è stato il parlamentare e attivista anti-nuclearista Yamamoto Taro. Questi, avvicinatosi ad Akihito durante un ricevimento al palazzo imperiale, gli ha consegnato una lettera in cui richiamava l’attenzione del sovrano sulla difficile situazione delle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami di due anni e mezzo fa. Un funzionario della casa imperiale è intervenuto subito togliendo la missiva dalle mani di Akihito.
I media nazionali non hanno tardato a definire il gesto di Yamamoto, che non potrà partecipare mai più a un evento organizzato dalla famiglia imperiale, "inappropriato". Il politico ha riconosciuto il suo errore, ma ha espresso la sua frustrazione per gli ostacoli alla sua campagna contro il nucleare.
MALDIVE – In cerca di eleggere un presidente
Trascorsi due mesi di stallo politico le Maldive domani tenteranno per la terza volta di raggiungere un risultato definitivo per le elezioni presidenziali. Il primo turno per l’elezione del nuovo capo di Stato si era svolto lo scorso settembre, quando erano passati quasi due anni dalla protesta che a molti ricordò un golpe, sebbene morbido, con cui fu deposto il presidente Mohamed Nasheed, primo capo di Stato eletto democraticamente nell’arcipelago.
Il primo turno si concluse con Nasheed in vantaggio, sugli avversari Yamin Abdul Gayom, parente di Maumoon Abdul Gayoom, per trent’anni leader autoritario delle Maldive, e Qaism Ibrahim. Tuttavia fu da prima costretto al ballottaggio. Il risultato fu poi annullato dalla commissione elettorale, sebbene considerato regolare dagli osservatori.
Il successivo tentativo a metà ottobre andò ugualmente a vuoto perché i partiti di due dei tre candidati, escluso Nasheed, non approvarono le liste elettorali. L’ex capo di stato, già attivista per i diritti umani e la democrazia, è dato per favorito.
Se non dovesse raggiungere la maggioranza assoluta, il ballottaggio è previsto per domenica. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, il presidente deve entrare in carica entro l’11 novembre.
Sri Lanka – Summit del Commonwealth, studenti sgomberati
Circa duemila studenti hanno occupato le strade della capitale Colombo per protestare contro la decisione dell’autorità universitaria di chiudere l’ateneo per una settimana in vista dell’apertura del summit del Commonwealth dal 10 al 17 novembre.
"È una decisione priva di qualsiasi reale fondamento", ha spiegato alla Associated Press un rappresentante degli studenti della capitale singalese. Negli ultimi giorni alcuni giovani si sono visti recapitare avvisi di sgombero dei dormitori per lavori di "rinnovo dei locali".
Le organizzazioni di universitari sostengono però che il provvedimento sia stato preso per prevenire eventuali proteste nei giorni in cui i leader del Commonwealth saranno a Colombo.
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