Oggi in Asia – Impiccato l’attentatore di Mumbai

In by Simone

In India è stata eseguita la sentenza di condanna a morte di Kasab, unico terrorista sopravvissuto degli attacchi di Mumbai del 2008. Aung San Suu Kyi è stata nominata ambasciatrice Unaids e in Corea del Sud un tweet su Pyongyang può costare dieci mesi di carcere, con la condizionale.
INDIA  – Kasab è stato impiccato

Mohammad Ajmal Amir Kasab, l’unico terrorista sopravvissuto agli attacchi del 2008 a Mumbai, che fecero 166 morti, è stato impiccato. Nelle scorse settimana il presidente Pranab Mukherjee aveva respinto la richiesta di grazia presentata dal terrorista pakistano.

Il 26 novembre di quattro anni fa un gruppo di miliziani scatenò una serie di attacchi nel cuore finanziario dell’India colpendo una stazione ferroviaria, alberghi di lusso e un centro culturale ebraico.

Gli attacchi portarono al gelo delle relazioni tra India e Pakistan. Secondo Delhi settori dell’esercito e dei servizi pakistani avrebbero dato sostegno agli attentatori. Accuse che hanno trovato conferme nelle confessioni di Abu Jundal, miliziano arrestato lo scorso luglio.

BIRMANIA – La Lady ambasciatrice UnAids

La leader democratica birmana Aung San Suu Kyi è stata nominata ambasciatrice del programma delle Nazioni Unite per la lotta contro l’Aids e l’Hiv.

È un onore essere stata scelta per sostenere chi vive ai margini della società e lotta per tutelare la propria dignità”, ha detto la premio Nobel per la Pace, “Voglio essere la voce dei senza voce”. Suu Kyi lavorerà con Unaids per eliminare le discriminazioni e il clima di paura attorno al fenomeno Aids, garantendo l’accesso ai servizi di assistenza.

COREA DEL SUD – Condannato per un retweet pro-Pyongyang

Dieci mesi con la condizionale, questa la condanna per un fotografo sudcoreano colpevole di aver condiviso su twitter un messaggio di propaganda di Pyongyang.

Park Jeong-geun era stato arrestato lo scorso gennaio per aver “ritweettato” decine di messaggi da un account vicino al governo nordcoreano, violando così la legge sulla sicurezza nazionale che vieta di diffondere materiale inneggiante il regime dei Kim. Park ha smentito di volere celebrare il sistema nordcoreano e di voler al contrario ridicolizzare il regime.

Seul e Pyongyang sono formalmente in guerra dagli anni Cinquanta del secolo scorso, la legge che punisce propaganda nordcoreana a Sud del 38esimo parallelo è tuttavia considerata dai critici lesiva della libertà d’espressione.

[Foto credit: boston.com]