Oggi in Asia – Il tifone Bopha fa almeno 280 morti

In by Simone

Il tifone Bopha investe il sud delle Filippine. I morti sono almeno 280, decine di migliaia gli sfollati. La Camera bassa indiana dà il via libera agli investimenti diretti stranieri nel commercio al dettaglio e la Samsung ha un nuovo vicepresidente: il figlio del grande capo.

FILIPPINE – Almeno 280 morti per il tifone Bopha

È di almeno 280 morti il bilancio delle vittime del passaggio del tifone Bopha che ha investito le Filippine nel più grave disastro naturale del’ultimo anno nel’arcipelago. Bopha, con venti che hanno raggiunto i 175 chilometri all’ora, ha colpito principalmente l’isola meridionale di Mindanao e in particolare la Compostela Valley dove i morti, scrive il quotidiano Inquirer sono stati almeno 151.

I dispersi sono almeno 300, ha spiegato il ministero dell’Interno, quando Pablo come è chiamato nelle Filippine, sta per lasciarsi alle spalle le isole, mentre decine di migliaia di sfollati hanno trovato riparo nei rifugi. Ogni anno sono almeno 20 i tifoni che investono le Filippine.

INDIA – Primo sì alle liberalizzazioni nel commercio

La riforma che permette investimenti stranieri diretti nel settore del commercio al dettaglio è passata alla Camera bassa del Parlamento indiano con 258 voti a favore e 221 contro. Decisivo per l’Upa, la coalizione di governo guidata dal Congress è stata la decisione dei parlamentari del Samajwadi Party e del Bahujan Samaj Party di uscire dall’aula abbassando così il quorum. Entrambe le forze politiche pur dando appoggio esterno all’esecutivo sono contrarie alla norma.

La riforma che di fatto apre il commercio al dettaglio ai grandi gruppi stranieri è al centro di un duro dibattito ed è osteggiata dall’opposizione che paventa contraccolpi per i commercianti locali e accusano l’esecutivo di svendere il Paese. Per il governo servirà invece a rilanciare l’economia. Domani e dopo la norma sarà discussa e votata dai parlamentari della Camera alta.

COREA DEL SUD – Nuovo vicepresidente alla Samsung

Il nuovo vicepresidente del colosso sudcoreano Samsung Electronics è Jay Lee, figlio dell’attuale presidente Lee Kun-hee. La nomina fa intravedere quale sarà il futuro della società dopo il ritiro dell’ormai settantenne Lee padre, a sua volta succeduto a Lee Byung-chull fondatore dell’azienda nel 1938.

Il rimpasto al vertice -sono stati coinvolti 17 alti dirigenti-ha come obiettivo continuare la crescita della società. Allo stesso tempo ha messo in evidenza una delle peculiarità dei grandi conglomerati gestite da dinastie imprenditoriali. In tempo di campagna elettorale, le cosiddette chaebol sono sotto accusa per il potere, considerato eccessivo, che esercitano sull’economia sudcoreana. E da più parti si chiede una riforma della loro gestione, per dare più spazio a piccole e medie imprese.

[Foto credit: libertatea.ru]