In Corea del Sud continuano le esercitazioni congiunte tra forze di Seul e Usa, mentre rimane alta il livello di allerta per le minacce di attacchi preventivi da Pyongyang. Malala Yousafzai, 15enne sopravvissuta a un agguato dei taliban, scriverà un libro. Nuove verità su una fossa comune in Sri Lanka. Corea del Sud – Prime esercitazioni col fuoco per i B-2
I bombardieri B-2 dell’aviazione militare Usa, velivoli in grado di trasportare testate nucleari, hanno effettuato le prime esercitazioni di sempre nei cieli della penisola coreana.
I voli rientrano nel programma di esercitazioni congiunte con l’aviazione sudcoreana previsto fino al 30 aprile prossimo. Sarà un test per valutare la prontezza di combattimento di Seul e Washington insieme; nonché una dimostrazione, riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, del “deterrente esteso a tutti gli alleati nella regione Asia-Pacifico” fornito dalle forze Usa.
Ai B-2 è stata assegnata la missione di effettuare un volo continuo di almeno 6500 miglia con sgancio di munizioni e ritorno alla base: un altro forte avvertimento a Pyongyang, appena pochi giorni dopo l’annuncio di attacchi preventivi contro obiettivi militari in Corea del Sud, Usa, Hawaii e Guam.
Pakistan – Un libro per Malala Yousafzai
Malala Yousafzai, la giovane di 15 anni sopravvissuta dopo essere stata colpita alla testa da un proiettile sparato da un taliban nell’ottobre 2012, scriverà un libro sulla sua esperienza.
La ragazza ha siglato un accordo editoriale da 3 milioni di dollari. Il libro, come rivela la Bbc, uscirà in autunno per la Weidenfeld and Nicolson.
“Voglio raccontare la mia storia – ha dichiarato all’emittente britannica Malala – ma che è la storia di 61 milioni di bambini che non ricevono l’istruzione”. La casa editrice ha riaffermato le motivazioni della scelta: “volevamo che [Malala] raccontasse cosa è successo il giorno in cui le hanno sparto e la storia della sua determinazione nel non farsi intimidire dagli estremisti”.
Malala è originaria del distretto di Swat nel Pakistan orientale, al confine con l’Afghanistan, ma ora vive con la sua famiglia a Birmingham.
Sri Lanka – scoperta una fossa comune di 25 anni fa
Raj Somadeva, un archeologo forense cingalese, ha rivelato che la fossa comune scoperta dalla sua equipe nel novembre scorso nel centro della città di Matale risalirebbe a 25 anni fa.
I 150 corpi trovati all’interno della fossa sarebbero appartenuti quindi a un gruppo di insorti di sinistra che tentarono di avviare una rivoluzione, poi fallita, alla fine degli anni Ottanta. I primi resti umani, rivela la Bbc, sono emersi con l’avvio della costruzione dell’ospedale distrettuale di Matale.
A pochi giorni dalla scoperta della fossa, alcuni specialisti coinvolti nelle indagini ammisero che si poteva trattare del luogo di un crimine e non, come avevano affermato altri, della fossa usata per seppellire le vittime di un’epidemia di vaiolo degli anni Quaranta.
Il partito del Fronte di liberazione del popolo (Jvp), di cui gli attivisti facevano parte, ha chiesto un’indagine approfondita del ritrovamento. “Vogliamo che il caso sia portato in tribunale e i responsabili del crimine giudicati”.
[Foto credits: yonhap]