Ad Hanoi alcuni manifestanti hanno celebrato i 25 anni dalla battaglia di Gac Ma, nelle isole Spratly, ancora contese con Pechino. In Thailandia, c’è accordo sulle trattave per pacificare il sud del paese. In Cambogia muore Ieng Sary, co-fondatore degli Khmer rossi e collaboratore di Pol Pot. Vietnam – Proteste contro la Cina
Hanoi ha celebrato il 25esimo anniversario dalla battaglia di Gac Ma, nelle Isole Spratly, ancora oggetto di una contesa pluridecennale con Pechino.
Circa 20 attivisti hanno depositato corone di fiori avvolte da un nastro nero con la scritta: “il popolo non dimenticherà mai” vicino a una statua di Ly Thai To, padre della patria e fondatore della capitale della repubblica socialista, scrive l’Agence France-Presse da Hanoi.
Nel 1988 la marina cinese aveva lanciato un attacco sull’isola di Gac Ma, uccidendo decine di vietnamiti. La contesa sui due arcipelaghi delle Spratly (Truong Sa in vietnamita, Sansha in mandarino) e delle Paracel (Hoang Sa o Xisha) rimane ancora oggi irrisolta, e anzi vede Hanoi e Pechino coinvolte in un continuo scontro sui diritti di pesca ed esplorazione del fondale marino – ricco di gas naturale e petrolio. I media ufficiali vietnamiti non hanno riportato l’evento.
Il quotidiano vietnamita Than Nien, però, rivela oggi, definendolo un atto "illegale", che il governo cinese avrebbe annunciato qualche giorno fa la costruzione di nuovi insediamenti nelle Spratly.
Anche per contrastare l’atteggiamento aggressivo della Cina nel Mar cinese meridionale, scrive l’agenzia di stampa ufficiale vietnamita, Hanoi avrebbe richiesto al Giappone di rafforzare gli accordi di sicurezza con l’Asean.
Thailandia – A fine marzo i negoziati di pace con i ribelli
Il governo di Bangkok ha fatto sapere che il 28 marzo prossimo si apriranno i negoziati di pace con un gruppo di ribelli, il Barisan Revolusi Nasional (Brn, Fronte rivoluzionario nazionale), del sud del Paese, a maggioranza islamica.
La data è stata fissata in seguito alla firma, due settimane fa a Kuala Lumpur, di un accordo in cui il Brn si impegnava ad aprire un dialogo per mettere fine ad un’insurrezione durata nove anni e che ha prodotto 5,500 morti.
Il 5 marzo scorso, ha ammesso il capo della sicurezza nazionale thailandese, Paradorn Pattanatabut, si era tenuto un primo incontro preventivo per gettare le basi della trattativa. “Ci recheremo in Malaysia per i colloqui con il Bnr e altri leader di gruppi ribelli”, ha aggiunto poi Paradorn che ha concluso ricordando l’obiettivo del governo di “ridurre la violenza nel sud del Paese”.
Cambogia – Morto Ieng Sary
Era da molto tempo malato e pochi giorni fa era stato ricoverato in gravissime condizioni. Ieng Sary, co-fondatore degli Khmer rossi nel 1970 e per anni volto pubblico del regime di Pol Pot, è morto stamattina a Phnom Penh, a 87 anni.
Era a processo per crimini di guerra e contro l’umanità al tribunale speciale di Phnom Penh, istituito dalle Nazioni Unite per deliberare sul regime cambogiano responsabile di due milioni di vittime tra il 1975 e il 1979. Ieng fu ministro degli Esteri della Cambogia e divenne il volto “internazionale” del regime di Pol Pot. Nel 1996, anni dopo la caduta del regime e il ritiro degli Khmer rossi nella giungla, fu il primo dei suoi a consegnarsi, dando così il via al collasso di tutto il movimento.
Per anni si garantì una posizione di mediatore per il processo di pace, finché il tribunale delle Onu non lo coinvolse nel processo agli ex maggiorenti del regime.
[foto credits: globalnation.inquirer.net]