Oggi in Asia – Tokyo apre il portafogli per la Difesa

In by Simone

La Difesa nipponica chiede più fondi nel piano di stimolo all’economia allo studio del governo. In Vietnam quattordici attivisti politici sono stati condannati con l’accusa di voler rovesciare lo Stato comunista. Nelle Filippine si discute di armi da fuoco
GIAPPONE – La Difesa spende

Il ministero della Difesa nipponico ha chiesto un ulteriore spesa di 180,5 miliardi di yen, circa 2 miliardi di dollari, per migliorare i propri armamenti. L’aumento sarebbe compreso nel nuovo pacchetto di stimolo all’economia del Paese. Gli aumenti andrebbero a finanziare l’acquisto di missili terra aria Patriot e l’aggiornamento dei caccia F-15, elicotteri, oltre a a un nuovo sistema di telecomunicazioni per le truppe.

La richiesta di ulteriori fondi arriva all’indomani della protesta di Tokyo per quello che considera lo sconfinamento di motovedette cinesi in un tratto di mare attorno alle Senakaku, gruppo di isolotti contesi con la Cina dove sono conosciute con il nome di Diaoyu. Le isole, poco più che scogli, sono al centro di una disputa territoriale che quest’anno ha portato a un duro confronto tra i due governi e provocazioni da entrambe le parti che hanno contribuito a far crescere la tensione.

VIETNAM – Attivisti politici condannati

Quattordici attivisti politici vietnamiti sono stati condannati con l’accusa di aver complottato per rovesciare lo Stato comunista. Tredici hanno ricevuto condanne fino a 13 anni di carcere, mentre uno soltanto ha visto la pena sospesa. In maggioranza cattolici sono accusati di legami con il Viet Tan, organizzazione in esilio negli Stati Uniti considerata un gruppo terroristico da Hanoi.

Le organizzazioni per la tutela dei diritti umani hanno definito un oltraggio la sentenza che prevede anche dai tre ai cinque anni di custodia domiciliare una volta scontata la pena carceraria.

FILIPPINE – Dibattito sulla armi

Non si tratta degli Stati Uniti, ma delle Filippine. Il presidente Benigno Aquino ha rimarcato il diritto dei civili ad avere pistole per legittima difesa. “Armi da fuoco messe al bando, sarebbe un buon titolo per un giornale, ma anche una resa”, ha detto il capo di Stato ribattendo alle pressioni dopo gli ultimi tragici episodi, ma sottolineando la necessità di un più stretto controllo.

A capodanno tre bambini sono morti colpiti da pallottole vaganti. Pochi giorni dopo un tossicodipendente armato ha ucciso sette persone in una baraccopoli alla periferia di Manila prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. Chiesa cattolica, stampa e gruppi politici chiedono leggi più severe al riguardo.

A complicare il quadro l’uccisione di 13 persone da parte delle forze di sicurezza che ha posto l’attenzione sulla corruzione all’interno di polizia e militari. Inizialmente indicati come membri di una banda si è poi scoperto che tra le vittime c’erano tre agenti e due soldati.
Nell’arcipelago sono 1,2 milioni le armi registrate in mano ai civili, e sarebbero almeno 600mila quelle non autorizzate.

[Foto credit:ocw.mit.edu]