Oggi in Asia – Ancora una tragedia per i Rohingya

In by Gabriele Battaglia

In Birmania, l’attenzione ritorna sulla minoranza musulmana dei Rohingya, colpita da una nuova tragedia: affonda una nave di sfollati. In Giappone, si continua a negare la questione delle comfort women. Nelle Filippine l’ex presidente Estrada viene eletto sindaco di Manila, mentre continua la tensione con Taiwan.  BIRMANIA – Si rovescia una barca di Rohingya

Un’imbarcazione che trasportava 100 musulmani di etnia Rohingya, si è rovesciata in mare a largo della costa occidentale della Birmania. Secondo fonti Onu, si teme l’annegamento di molti dei passeggeri in fuga dal porto di Pauktaw, una città portuale dello Stato di Arakan, a causa del previsto arrivo del ciclone tropicale Mahasen.

I 100 sono una minima parte, riporta il periodico birmano Irrawaddy, dei 45 mila sfollati Rohingya residenti nelle aree sotto il livello del mare di Sittwe, individuata dalle autorità come la più vulnerabile al passaggio del ciclone. “Stiamo costruendo rifugi temporanei di bamboo che si spera resistano a forti piogge, ma con un ciclone non si sa cosa rimarrà in piedi”, ha spiegato Vivian Tan, portavoce dell’agenzia per i rifugiati dell’Onu.

È l’ennesima tragedia che colpisce la minoranza musulmana dei Rohingya. Almeno 192 persone sono rimaste uccise tra giugno e ottobre dello scorso anno in un’ondata di violenza scoppiata nella regione tra buddhisti e musulmani. Gli sfollati sarebbero oltre 140 mila in tutto lo Stato di Arakan.

GIAPPONE – Comfort women “necessarie” per il relax dei militari

Torna a far parlare di sé il sindaco di Osaka, la seconda città del Giappone, Hashimoto Toru. E lo fa arricchendo il repertorio negazionista della politica giapponese.

"Le schiave del sesso (anche conosciute come comfort women, donne, soprattutto coreane, che durante la Seconda guerra mondiale venivano rapite dai soldati dell’esercito imperiale e costrette a prostituirsi) erano necessarie per dare riposo ai soldati che rischiavano la propria vita"
, ha affermato Hashimoto. Una frase che raffredderà ulteriormente i rapporti tra Tokyo e Seul, segnati da qualche settimana dalla visita di quattro ministri al Santuario della discordia, Yasukuni, dove sono commemorati, tra gli altri, alcuni criminali di guerra di classe A.

Hashimoto è fondatore insieme a un altro politico piuttosto controverso, Ishihara Shintaro, del Partito della Restaurazione (Ishin no kai), di posizioni marcatamente nazionaliste. Aveva già fatto parlare di sé tempo fa ammettendo la necessità di un Giappone "sotto dittatura" per garantire una continuità politica. 

FILIPPINE – Estrada eletto sindaco di Manila. Ancora tensione con Taiwan

Joseph Estrada, l’ex presidente delle Filippine rovesciato 12 anni fa, durante una rivolta popolare è stato eletto oggi sindaco della capitale del Paese arcipelago del Pacifico sud-orientale.

Estrada, 76 anni, ex stella del cinema nazionale, ha giurato di dedicare gli ultimi anni della propria vita a migliorare le condizioni di vita dei poveri della metropoli. Dopo che il suo governo è stato rovesciato nel 2001, è stato arrestato e condannato all’ergastolo per appropriazione indebita di denaro pubblico, per poi essere liberato dopo aver ricevuto la grazia presidenziale.

Sul fronte estero, continua la tensione con Taiwan, che in seguito all’uccisione di un pescatore da parte della guardia costiera di Manila in acque contese, ha posto un ultimatum per il congelamento dei contratti di lavoro ai filippini in territorio di Taipei. Si tratta di 87 mila filippini che ogni anno spediscono a casa centinaia di milioni di dollari. L’ultimatum scade oggi a mezzanotte.

[Foto credits: hrw.org]