Gli effetti dell’alcool di Cheng Xiaoqing
Seconda parte: Uno sparo, un’ombra
Sospettai addirittura del mio udito. Forse quel bang non era stato un colpo di una pistola, ma dei bambini che giocavano a far scoppiare i petardi. Tuttavia tra questi due tipi di suono c’é qualcosa di significativamente diverso. Il suono dei petardi si disperde lentamente; mentre quello del colpo di pistola è contenuto. Avevo chiaramente sentito il rumore sordo e vivido di una pistola, non potevo aver frainteso. Inoltre dopo l’emissione di quell’onda sonora, c’era stato anche quella specie di urlo di terrore, sufficiente per provare il fatto che le mie supposizioni non dipendevano solo da una ipersensibilità nervosa.
Scesi lentamente lungo il fianco della fila di palazzine, continuando ad investigare furtivamente immerso nei miei pensieri. Ad un tratto vidi riapparire la luce in uno degli appartamenti. Schizzai a nascondermi dietro il lampione triangolare di cemento, mentre con lo sguardo non perdevo di vista quella finestra luminosa.
Una figura apparse di nuovo attraverso il vetro. Le tende bianche di pizzo si scostarono poco a poco: qualcuno attraverso quello spiraglio stava spiando fuori dalla finestra. Ma cosa significava tutto questo gioco? Era chiaro che era stato proprio lui a sparare e uccidere un uomo. Inizialmente aveva spento la luce per evitare di essere visto da altri; dopo poco, non vedendo nessun movimento, l’aveva riaccesa per esaminare la situazione,evidentemente si voleva accertare che nessuno avesse scoperto il suo segreto.
No, avevo usato un appellativo sbagliato! Quel qualcuno non doveva essere un “lui”, ma una “lei”! Guardando attentamente l’ombra attraverso il vetro, si intravedeva il profilo dei capelli vaporosi di una donna. In un primo momento aveva sbirciato fuori appartandosi dalla finestra, ma adesso spalancava completamente e sporgeva fuori la testa. Notai i suoi movimenti cauti e delicati nell’aprire le persiane e quella sua aria furtiva nel guardare verso la strada, tutte le deduzioni fatte fino a quel momento avevano finalmente ottenuto una prova schiacciante. A quell’ora, con quei movimenti, se questa donna non aveva intenti criminali, allora era oltre le possibilità della ragione.
Poco dopo la donna ritirò dentro il capo, richiuse la finestra e riaccostò le tende; in un solo istante la sua ombra era completamente sparita. Fu di nuovo tutto buio, tutto tornò alla situazione che avevo visto appena sceso dall’auto. E questo ancora che voleva dire? Possibile che mi avesse già notato, e si fosse rimessa sul chi va là ?Come dovevo comportarmi?L’appartamento si trovava esattamente a est del lampione. Sebbene fossi sicuro che li dentro fosse accaduto un crimine, non potevo certo precipitarmi dentro. Avrei potuto chiamare il commissariato più vicino? Ma non sarebbe stato troppo azzardato? Se in quel momento ci fosse stato Huo Sang, avremmo sicuramente discusso la soluzione migliore, ma anche questi erano pensieri inutili. Ormai non potevo muovermi da li e non intorno a me neanche una cabina, mi trovavo tra l’incudine e il martello!
Un colpo di tosse mi attraversò l’orecchio. Si trattava forse dell’autista che aveva perso la pazienza? Ad ogni modo, forse per via dell’abitudine, continuavo a pensare che far luce su un caso criminale fosse il mio dovere, non potevo assolutamente lasciar correre. Le mie orecchie vennero a contatto con un’altro tipo di onda sonora, pareva che qualcuno stesse aprendo la serratura del portone dell’edificio. Mi appartai a un lato della strada, lasciando fuori solo un occhio col quale sbirciavo quel portone.
Di fatti un’anta si aprì in un cigolio. La donna che si era sporta in ispezione dalla finestra, adesso stava oltrepassando di profilo il portone, aveva in mano una borsa di pelle a occhio e croce di due piedi di lunghezza e uno di profondità . Pareva che la borsa fosse bella robusta e il peso non troppo leggero. La mise prima su uno scalino di pietra e poi richiuse con cautela il portone, si girò e se ne andò , poi di nuovo accostando l’orecchio alla porta ascoltò per un attimo, riprese la borsa e scese le scale. Indossava un capotto all’occidentale blu scuro, dal quale usciva una sezione di Qipao1 di un colore sgargiante che portava sotto. Il colletto del cappotto era rialzato, a coprirgli praticamente tutto il viso. Ma i suoi capelli scombinati si intravedevano dal colletto, era proprio quella che avevo visto attraverso la finestra. In una posizione estremamente cauta cominciò a scendere le scale, dimostrando un fare furtivo e impaurito. Il suo sguardo si spostava senza sosta a destra e a manca, il busto leggermente inclinato a sinistra, come se la borsa che portava nella mano destra fosse parecchio pesante, sembrava quasi non farcela.
Balzò in strada e si diresse verso ovest. Io ancora appoggiato alla colonna, mi voltai lentamente facendo il possibile per evitare il suo sguardo. Un attimo dopo era già arrivata al lampione dove ero nascosto, camminando in direzione della mia auto. Oh! C’era stato un malinteso! Vedendo la mia auto, pensava di prenderla per scappare; oppure aveva già chiamato un taxi, e avendo davanti agli occhi una macchina parcheggiata, ecco che aveva frainteso.
Ma questo malinteso non poteva durare a lungo,il mio autista non poteva certo soddisfare la sua richiesta. Ma da qualunque punto di vista io analizzassi la situazione, come dovevo risolverla? Anche se sapevo che stava facendo qualcosa di losco, prima di comprendere a fondo la verità chiaramente non potevo essere indiscreto. Al momento come potevo svelare il suo segreto?
La ragazza era già arrivata di fronte alla mia auto, come avevo presupposto appoggiò la borsa di pelle al suolo, fece un altro passo e si mise a parlare col mio autista. Nonostante andasse tutto come previsto, non avevo ancora carpito come dovevo agire. Ero già completamente uscito dal mio nascondiglio dietro la colonna, sembrava che le gambe mi si muovessero da sole, inaspettatamente mi dirigevano lentamente verso la vettura. In quel momento vidi d’un tratto una scena che mi stupì. Quella ragazza scambiò due parole con l’autista, aprì la portiera dell’auto e trascinando la borsa, si infilò dentro! Lui non manifestò alcun segno di resistenza!