Mondo Asean – Il futuro dell’economia ASEAN nel 2022

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

Negli anni precedenti alla pandemia da Covid-19, i Paesi ASEAN concorrevano per diventare la quarta potenza economica mondiale entro il 2030 ma i vari lockdown, le ondate e i milioni di contagi rischiano di mettere in stand-by questo grande obiettivo. Poi i “digital senior” asiatici e le tensioni sul Mar Cinese Meridioonale. Ogni settimana tante notizie e spunti dalla dinamica galassia dei paesi del Sud-Est asiatico. A cura di Associazione Italia-ASEAN.

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 28 gennaio.

L’Asia da millenni stupisce e meraviglia l’Occidente con nuove scoperte e grandi passi avanti in campi nei campi della tecnologia e dell’economia. In questo preciso momento storico le aspettative che tutto il mondo, ma in primis i vari Paesi ASEAN, ripongono sulla rinascita asiatica stanno tardando a concretizzarsi ma questo non significa che non si materializzeranno. Secondo i dati elaborati da Oxford Economics, il prolungarsi della pandemia sta solo ritardando la ripartenza dei Paesi ASEAN. Nel primo trimestre del 2021 IndonesiaThailandia e Filippine, le tre maggiori economie del Sud-Est asiatico, si sono trovate costrette ad attuare diverse misure di contenimento per far fronte a nuove ondate di contagi, registrando rispettivamente una contrazione dello 0,7%, 2,6% e 4,2% del Pil rispetto allo stesso periodo del 2020. Se dunque gli analisti hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita del blocco per l’anno corrente, dal 5,5% al 4,9%, i segnali positivi che arrivano dal commercio globale e il graduale ritorno degli investimenti suggeriscono una ripresa ancora più forte nel 2022 (+6,5%).

Per la maggior parte dei Paesi ASEAN, il secondo trimestre del 2020 è stato il primo periodo in cui si è fatta sentire l’influenza della pandemia. Proprio per questo motivo, sarà più facile per le economie regionali registrare una crescita annua nel trimestre in corso. Tuttavia, il futuro è ancora avvolto nell’incertezza a causa del recente peggioramento del virus in tutta la regione. Le restrizioni hanno rallentato la spesa per consumi privati, che è scesa dello 0,5% su base annua nel primo trimestre, superando la crescita dello 0,9% registrata nel quarto trimestre del 2020.

Il progresso dei programmi di vaccinazione in ogni Paese avrà un impatto sulla spesa delle persone. Il 5 maggio di quest’anno, la Bank of Thailand ha fatto proiezioni economiche basate su determinati scenari: se entro la fine del 2021 verranno distribuite 100 milioni di dosi di vaccini per ottenere l’immunità di gregge entro il primo trimestre del 2022, l’economia crescerà del 2,0% nel 2021 e del 4,7% nel 2022. Un ritardo nel raggiungimento dell’immunità di gregge fino al terzo trimestre del 2022 ridurrebbe la crescita economica della regione all’1,5% nel 2021 e al 2,8% nel 2022. Se ci vorrà fino all’ultimo trimestre del 2022, l’economia crescerà solo dell’1,0% e dell’1,1%, secondo le proiezioni della banca.

Durante il primo trimestre, la Thailandia è stata colpita dalla seconda e dalla terza ondata del virus. La seconda ondata, che si è evoluta a metà dicembre ed è durata fino all’inizio di febbraio, ha portato a orari di apertura più brevi, alla chiusura di attività come bar, pub con karaoke e centri massaggi nell’area metropolitana di Bangkok. Dopo le proteste del settore della ristorazione, il governo ha iniziato a consentire l’accesso ai servizi di ristorazione anche nelle province più colpite. Tuttavia, le entrate dei ristoranti sono rimaste basse, poiché la capacità di posti a sedere è limitata al 25%. Le restrizioni hanno rallentato la spesa per consumi privati, che è scesa dello 0,5% su base annua nel primo trimestre, superando la crescita dello 0,9% registrata nel quarto trimestre del 2020. La mancanza di turisti non ha aiutato l’economia. Sebbene il governo thailandese sia desideroso di aprire il Paese vista la dipendenza dal turismo, le ondate di virus hanno interrotto i flussi di visitatori. Le esportazioni di servizi, che includono la spesa dei non residenti come i turisti, sono diminuite del 63,5% nei tre mesi conclusi a marzo. Le esportazioni di merci sono cresciute per la prima volta in quattro trimestri, registrando un aumento del 3,2%.

La Malesia era sulla buona strada per soddisfare le previsioni ufficiali di crescita dal 6% al 7,5 per cento fino a quando la pandemia di coronavirus ha colpito nel marzo 2020. Ciò nonostante, il Paese ha continuato e continua a lavorare per raggiungere la prevista crescita del prodotto interno lordo (PIL) compresa tra il 6,0 per cento e il 7,5% nel 2021. La strategia futura del governo malese prevede una maggiore attenzione ai settori economici più colpiti dalla pandemia di coronavirus come il turismo e il commercio al dettaglio. Kuala Lumpur aspetterà che la ripresa prenda piede prima di considerare eventuali nuove tasse. Poiché l’obiettivo è quello del rilancio dell’economia, questo sarà possibile solo attraverso un equilibrio tra l’iniezione fiscale a breve termine e il consolidamento fiscale a medio e lungo termine.

Nelle Filippine, il governo ha parlato del potenziale del Paese di tornare a un rapido tasso di crescita, aiutato dalla spesa pubblica e da un’eventuale fine ai blocchi. Il Pil è sceso del 4,2 per cento nel trimestre di marzo rispetto a un anno prima. L’economia filippina si è ridotta più del previsto nel primo trimestre, anche se lo slancio sequenziale ha mostrato che era in corso una ripresa e ha suggerito che la banca centrale manterrà i tassi ai minimi storici. Anche l’economia è migliorata su base sequenziale, con la produzione in aumento dello 0,3 per cento rispetto ai tre mesi precedenti su termini destagionalizzati per segnare la sua terza crescita consecutiva trimestre su trimestre. Manila sta combattendo uno dei peggiori focolai di coronavirus dell’Asia con oltre un milione di casi registrati e oltre 18.000 morti. Una nuova ondata di infezioni a partire da marzo aveva indotto la re-imposizione di limiti alla mobilità più severi, ma i nuovi casi giornalieri sono diminuiti rispetto al picco.

Un esempio di strategia di contenimento del Covid-19 di successo e di ripresa economica efficace è sicuramente quello del Vietnam. Con uno dei più bassi casi di casi e decessi al mondo, il viaggio del Vietnam contro il COVID-19 si è distinto nel Sud-Est asiatico e in tutto il mondo. Al governo è stato ampiamente attribuito il successo del Paese nel tenere sotto controllo i tassi di trasmissione di COVID-19 grazie al suo rapido processo decisionale, all’efficacia dei messaggi sulla salute pubblica e alla tracciabilità dei contatti aggressiva, sebbene non senza critiche. Ma, come in altri Paesi, le restrizioni ai movimenti e le misure di allontanamento sociale per ridurre la diffusione di COVID-19 hanno influito sul sostentamento delle persone. Alcune famiglie si sono affidate agli aiuti per le loro necessità di base. Altri, come i lavoratori informali che non erano in grado di presentare la documentazione per accedere agli aiuti del governo, si sono affidati alla carità per l’assistenza. Diverse organizzazioni sociali vietnamite che lavorano con le comunità rurali svantaggiate, hanno fornito pacchi alimentari e prestiti alle famiglie del Vietnam centrale, dove il sostentamento è garantito attraverso il lavoro agricolo. Il governo ha stanziato 62 trilioni di dong vietnamiti, circa 2,6 miliardi di dollari, per l’assistenza sociale, ma l’aiuto era in gran parte inaccessibile a coloro che non avevano documentazione legale o che lavoravano nel settore informale. Sono molte le comunità che non hanno ancora ricevuto aiuti dal programma del governo. La narrativa dell’esecutivo non fa discriminazioni, ma alcuni dei suoi regolamenti e condizioni pongono inevitabilmente degli ostacoli ad alcuni membri della popolazione. Hanoi dovrà, quindi, lavorare per garantire una migliore inclusione sociale se vorrà mantenere il titolo di “economia di successo” tra i Paesi ASEAN.

Le stime della Banca Mondiale

La ripresa economica dell’Asia-Pacifico rischia una battuta d’arresto a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus e dello stress protratto a carico di imprese e famiglie, che si tradurranno probabilmente in un rallentamento della crescita economica e in un ulteriore aumento delle diseguaglianze. È l’analisi formulata dalla Banca mondiale nel suo ultimo aggiornamento sull’economia regionale. La Banca ha rilevato un rallentamento dell’attività economica a partire dal secondo trimestre 2021, e ha conseguentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita per la maggior parte delle economie della regione. Mentre la previsione di crescita del Pil cinese viene innalzata rispetto alle previsioni di aprile dall’8,1 all’8,5 per cento, il resto della regione crescerà in media quest’anno del 2,5 per cento, quasi due punti percentuali in meno rispetto alla precedente proiezione dell’organizzazione.

Tra le economie che scontano la riduzione più marcata delle previsioni di crescita figurano quelle del Sud-Est asiatico precedentemente citate: per la Thailandia, la Banca Mondiale prevede ora una crescita di appena l’uno per cento nel 2021, contro il 3,4 per cento previsto ad aprile. Il Vietnam, dove la pandemia ha colpito con durezza i principali centri economici e produttivi, vede ridursi la stima di crescita del Pil per l’anno corrente dal 6,6 per cento al 4,8 per cento, e sconta una riduzione simile anche la Malesia: dal 6 al 3,3 per cento. Più contenuto l’aggiustamento operato dalla Banca mondiale alle previsioni dell’Indonesia, che quest’anno potrebbe crescere del 3,7 per cento (ad aprile la stima era del 4,4 per cento).

Per concludere, si può affermare che la ripresa economica globale continua, ma con un divario sempre più ampio tra le economie avanzate e molti dei mercati emergenti e in via di sviluppo. Le prospettive di crescita per le economie avanzate quest’anno sono migliorate di mezzo punto percentuale, ma ciò è compensato da una revisione al ribasso per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, guidata da un significativo declassamento della crescita per i Paesi emergenti dell’Asia.

A cura di Clara Lomomaco

 

Malesia, Cina e Mar Cinese Meridionale

Sono sempre più agitate le acque del Mar Cinese Meridionale, che sembrano dividere quanto mai prima d’ora Cina e Malesia. Negli ultimi anni la Repubblica Popolare ha iniziato ad inviare regolarmente navi della guardia costiera in quella che è viene considerata come zona economica esclusiva della Malesia. Recentemente queste navi avrebbero interferito con le attività di esplorazione per la ricerca di petrolio e gas da parte di una compagnia malese al largo di Sabah. L’aumento delle incursioni cinesi non sembra tuttavia rappresentare la sola preoccupazione per il governo malese, che continua a concentrare la maggior parte delle risorse per la difesa nella parte continentale della penisola. Il risultato è una marina militare significativamente sottofinanziata, incapace di garantire un controllo pieno delle proprie acque territoriali. Anche per questo, secondo alcuni esperti, la Cina si sarebbe fatta finora pochi problemi a mandare i propri mezzi militari nelle acque contese, approfittando della poca reattività dimostrata dal Paese del Sud-Est asiatico. Di particolare rilevanza è stato anche il recente cambio di approccio adottato dall’amministrazione cinese per giustificare la legittimità delle pretese territoriali. Tradizionalmente la Repubblica Popolare si è sempre basata sulla cosiddetta teoria della “linea a nove tratti”, una demarcazione che a partire dalle coste della Cina si estende per gran parte del Mar Cinese Meridionale. Un approccio rigettato nel 2016 dal Tribunale Arbitrale Internazionale dell’Aja che si è espresso in maniera favorevole alle Filippine sulle contese per il Mar Cinese Meridionale. Ora sembra farsi strada all’interno del governo cinese un nuovo paradigma, la cosiddetta teoria delle “Quattro Sha”. Quest’ultima giustificherebbe la sovranità cinese sul mare grazie a quattro arcipelaghi sui quali la Cina godrebbe di “diritti storici”, ovvero le isole Pratas, Spratly, Paracelso e Macclesfield Bank. Un approccio estensivo che potrebbe causare nuove problematicità.

 

I “digital seniors” cambiano i servizi online in Asia

Le generazioni anziane dell’Asia Pacifico sono più disposte ad approcciarsi alle tecnologie digitali dei loro coetanei residenti in altre parti del mondo. È quanto emerge dal rapporto di Euromonitor International, società di ricerca con base a Londra. Lo studio ha rivelato che gli utenti dai 60 anni in su che utilizzano Twitter e altri social media, più volte al giorno, nella regione dell’Asia Pacifico, sono più del 50%. In Nord America la percentuale scende al 36%, mentre in Europa si attesta intorno al 28%. All’indomani della pandemia, che le ha costrette a casa per periodi di tempo prolungati, sempre più le persone anziane si sono rese disponibili ad abbracciare le tecnologie all’avanguardia dell’universo digitale. Anche la configurazione dei nuclei familiari può aver giocato un ruolo in questa dinamica: nei Paesi cosiddetti occidentali, infatti, le persone anziane vivono spesso sole o in compagnia del solo coniuge. Come sottolinea Nikkei Asia, nella regione dell’Asia-Pacifico solitamente le famiglie ospitano più generazioni insieme, e questo ha fatto sì che il tempo speso in compagnia dei membri più giovani abbia dato l’opportunità ai digital seniors” di familiarizzare con app, piattaforme social e siti di e-commerce. Poiché Euromonitor International stima che nella regione il numero di persone con più di 65 anni raddoppierà entro il 2040, alcune aziende stanno aggiustando il tiro delle loro campagne di marketing per raggiungere i nuovi arrivati del mondo digitale. Taobao, ad esempio, ha dedicato nella sua piattaforma di shopping online una sezione “senior mode”, con lettere più grandi e leggibili e un sistema di ricerca vocale per facilitare gli acquisti. I digital seniors stanno cambiando rapidamente il modo in cui i servizi vengono distribuiti, acquistati e consumati online. Riorganizzare i modelli di business e i propri servizi online includendo il target di queste generazioni sarà imperativo per tutti coloro che desiderano fare affari nel Sud-Est asiatico.

 

 

Geopolitica

Cooperazione Cambogia-Vietnam

Il Ministro degli Esteri della Cambogia Prak Sokhonn e l’omologo del Vietnam, Bui Thanh Son, si sono incontrati la settimana scorsa a Phnom Penh e hanno espresso soddisfazione per la crescita dei legami tra i due Paesi, in particolare per gli scambi commerciali.

Agenzia Nova: https://www.agenzianova.com/a/61ea9ae5a5e352.21754937/3760233/2022-01-21/cambogia-vietnam-conclusa-visita-ministro-esteri-vietnamita-sostegno-su-agenda-asean-e-myanmar 

PoliticaClasse politica singaporiana 

Dopo due anni di pandemia molto complessi sia dal punto di vista politico che economico-sanitario, la classe dirigente della città-Stato asiatica si è dimostrata all’altezza della situazione. Sarà il 2022 l’anno del cambio generazionale nella politica singaporiana?

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/01/22/generational-change-in-singapores-politics/

Economia 

USA in Asia

A un anno dal suo insediamento, quali sono le strategie di politica commerciale del Presidente americano Joe Biden in Asia dopo i 4 anni di Presidenza Trump e le tensioni con la Cina?

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/one-year-in-what-to-make-of-joe-bidens-asia-trade-policy/ 

Geopolitica

Mosca e ASEAN

Il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha inviato una risposta scritta alle domande dei corrispondenti della Vietnam News Agency, affermando che è tra le priorità di Mosca approfondire le relazioni con il Vietnam e i Paesi dell’ASEAN.

Vietnam+: https://en.vietnamplus.vn/russia-wants-to-strengthen-relations-with-asean-members-deepen-ties-with-vietnam/221104.vnp

 
 

Finanza 

Finanza islamica

L’Islamic banking sta crescendo in tutto il mondo ma la spinta principale sembra arrivare dalla regione ASEAN, che potrà giovare di questa crescita e puntare ad essere uno dei più importanti centri finanziari internazionali.

The Edge Markets: https://www.businesstimes.com.sg/global-enterprise/the-future-is-bright-for-islamic-banking-in-asean 

Tecnologia 

Unicorni ASEAN 

Kabir Narang, socio fondatore di B Capital Group, società finanziaria americana, ha parlato in un’intervista di “futuro brillante per gli unicorni tecnologici dell’ASEAN”, aspettandosi nuovi protagonisti sulla scena asiatica.

Bloomberg: https://www.bloomberg.com/news/videos/2022-01-24/b-capital-sees-bright-future-for-unicorns-in-asean-video

ITALIANO INGLESE
Geopolitica

UE-ASEAN

Quale altro grande blocco regionale al mondo, l’Unione Europea vede l’ASEAN come un partner simile e con cui costruire legami politici e commerciali sempre più solidi. In questo contesto come si pone il Global Gateway?

The National Interest: https://nationalinterest.org/feature/what-global-gateway-means-asean-eu-cooperation-199759  

 

 

Diritti

Crisi birmana

Tra le tante conseguenze tragiche del colpo di Stato militare del primo febbraio 2021 in Myanmar, una su tutte sta impegnando la regione ASEAN, quella delle migliaia di cittadini birmani che fuggono dal Paese per sfuggire ai delitti perpetrati dai militari.

Financial Times: https://www.ft.com/content/656c84a1-ca69-4357-a1db-287313989aff 

 

Infrastrutture 

Nuova capitale indonesiana 

Dopo l’approvazione da parte del Parlamento indonesiano, possono partire i lavori per la costruzione della nuova capitale dell’Indonesia, un progetto molto ambizioso da 35 miliardi di dollari.

 

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/indonesia-passes-bill-to-build-new-capital-city-deadline-2024/

 

Economia Politica monetaria

Lo scorso martedì la Banca Centrale di Singapore, nel Tentativo di combattere l’inflazione che cresce nella città-Stato e in tutta la regione ASEAN, ha varato le nuove regole di politica monetaria.

 

 

Nikkei Asia: https://asia.nikkei.com/Economy/Singapore-tightens-monetary-policy-in-off-cycle-inflation-fight

Infrastrutture Ferrovie Cina-ASEAN

In questi anni sono stati molti i progetti ferroviari già esistenti portati a termine in collaborazione tra Cina e Paesi del Sud-Est asiatico e molti saranno i nuovi nei prossimi anni, contribuendo alla connettività nella regione asiatica.

 

 

Global Times: https://www.globaltimes.cn/page/202201/1246900.shtml

 

Tecnologia 

Programma DesCartes

La società tecnologica ESI Group sta collaborando al lancio del progetto DesCartes a Singapore, offrendo ai suoi scienziati conoscenze ed esperienza nei metodi di ibridazione e le sue soluzioni di software di prototipazione virtuale alle varie parti interessate.

 

ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/business_wire/news/2022-01-25_125265903.html