Mondo Asean – I nuovi “valori asiatici” e i diritti LGBTQIA+

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

Nell’area dei Paesi ASEAN sono state registrate alcune battute d’arresto ma anche numerosi passi avanti sul tema del riconoscimento giuridico e politico della comunità LGBTQIA+

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 24 giugno.

Nel mese di giugno, le celebrazioni, le commemorazioni e le iniziative del Pride Month fioriscono in tutto il mondo. Molti paesi del Sud-Est asiatico hanno fatto passi avanti in materia di diritti civili per la comunità LGBTQIA+, mentre altri sono ancora reticenti ad accoglierne le rivendicazioni politiche e le istanze di riconoscimento identitario. Condizionamenti culturali e religiosi e leggi non accomodanti si intersecano con l’amara esperienza della colonizzazione occidentale, fornendo argomentazioni politiche ai detrattori dei movimenti sociali che lottano per la libera espressione dell’identità di genere e degli orientamenti sessuali. Ma recuperare i “valori asiatici”, secondo alcuni analisti, può portare a un’accelerazione delle aperture sui diritti civili.

Anche attraverso l’operato delle grandi organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, i diritti LGBTQIA+ sono stati riconosciuti come diritti umani nel quadro del diritto internazionale. Nel 2007 sono stati adottati i Principi di Yogyakarta, un compendio di linee guida rivolto agli Stati della comunità internazionale sulla prevenzione delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, per “un futuro diverso, in cui tutte le persone nate libere ed eguali in dignità e diritti” possano godere del diritto arendtiano di avere diritti. Ma a mano a mano che ci si avventura in contesti nazionali e locali sembra che le raccomandazioni dell’alta politica si facciano sempre più opache. Il Sud-Est asiatico è una delle regioni in cui questa contraddizione si esprime con più vigore. 

Nell’area dei Paesi ASEAN sono stati registrati numerosi passi avanti sul tema del riconoscimento giuridico e politico della comunità LGBTQIA+, ma anche diverse battute d’arresto. Nel Brunei e in Indonesia i rapporti tra persone dello stesso sesso sono vietati e nel Sultanato possono implicare anche la pena di morte. In Indonesia si registra uno dei livelli più alti di intolleranza dei confronti delle coppie omosessuali nel Sud-Est asiatico: secondo un sondaggio del Pew Research Center del 2019, l’80% degli intervistati era contrario all’accettazione dell’omosessualità nella società. Di recente, un programma giornalistico in onda su Youtube è stato al centro di uno scandalo per aver invitato una coppia gay in trasmissione: il talk show “Close The Door” di Deddy Corbuzier è spesso oggetto di polemiche per la presenza di figure pubbliche che intervengono su questioni sensibili, e stavolta ha fatto infuriare molti esponenti della grande comunità musulmana indonesiana. Il presidente del Consiglio indonesiano degli Ulema Cholil Nafis era molto contrariato quando ha affermato che “l’Islam proibisce le persone LGBT. È come una parte malata del corpo che deve essere amputata, non celebrata”. 

Anche Singapore non si annovera tra i Paesi più progressisti in tema di diritti LGBTQIA+. Nella città-stato asiatica è in vigore una legge che criminalizza ancora il sesso tra uomini, anche se “non viene applicata rigorosamente”. La Thailandia, spesso definita come un “paradiso LGBTQIA+” per via della relativa libertà con cui le persone possono esprimere genere e orientamento sessuale, potrebbe presto legalizzare l’unione matrimoniale tra coppie dello stesso sesso. Kittinun Daramadhaj, presidente dell’Associazione Rainbow Sky della Thailandia, ha affermato che l’uguaglianza di genere in Thailandia è “una finta uguaglianza, perché siamo contenti delle persone LGBT, ma non abbiamo alcun meccanismo legale per proteggere i loro diritti”. Solo di recente, dopo una sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito che le leggi thailandesi dovrebbero essere ampliate per garantire maggiori diritti alla comunità LGBTQIA+, in Thailandia sembra muoversi qualcosa. Secondo alcuni osservatori il Paese si trova sulla buona strada per divenire il primo nel Sud-Est asiatico a legalizzare le unioni omosessuali, con un disegno di legge ora in fase di approvazione al Parlamento. La proposta non riguarda il matrimonio vero e proprio, ma consentirebbe alle coppie gay di adottare bambini e gestire il proprio patrimonio in comune.

Un altro esempio virtuoso del riconoscimento sociale delle persone LGBTQIA+ viene da un Paese insospettabile: le Filippine. Nonostante la storia di autoritarismo e la profonda pervasività della dottrina cattolica, l’arcipelago del Sud-Est asiatico ha un record di inclusività per le persone gender-fluid e queer. Questo primato deve molto anche all’eredità delle religioni tradizionali, che sopravvivendo all’avvento dell’imperialismo spagnolo e all’arrivo del Cattolicesimo, hanno continuato ad orientare le dinamiche relazionali della società. Il regista, produttore e scrittore Vonne Patiag, di origini filippine, si concentra molto nei suoi lavori sulle storie personali di identità marginalizzate. In un articolo apparso sul Guardian, riporta l’esempio dei bakla, spesso considerati un terzo genere nelle Filippine, definiti quasi “una celebrazione intersezionale delle culture asiatiche e queer”. Si tratta di un’identità di genere fondata su una pratica culturale performativa più che sulla sessualità, che trascende la dualità uomo-donna, in un rifiuto del binarismo ante-litteram. Secondo Vonne Patiag, “bakla è una parola tagalog che indica la pratica filippina del cross-dressing maschile, che indica un uomo che ha modi “femminili”, si veste come una donna “sexy” o si identifica come una donna”. I bakla, storicamente, rivestono anche ruoli di leadership importanti a livello sociale. Nonostante questo modello di fluidità di genere, e anche se l’omosessualità è legale nelle Filippine, il matrimonio per le coppie omosessuali non è ancora riconosciuto, e la legislazione per la conversione delle persone transessuali è ancora piuttosto ambigua. 

Secondo Brian Wong, dottorando in Teoria politica presso il Balliol College di Oxford e borsista Rhodes di Hong Kong, “è stato il contatto con l’Occidente a ridurre progressivamente la permissività dell’Asia nei confronti delle relazioni omosessuali”. Gli episodi di omofobia, secondo lo studioso, avrebbero una correlazione con l’esperienza coloniale, che comprometterebbe l’unicità del dibattito sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale in Asia orientale. Per questo, Wong invita la comunità del Sud-Est asiatico a recuperare quei “valori asiatici”, che qualche detrattore vorrebbe confondere con paradigmi di pensiero conservatori, ai quali invece bisognerebbe attingere per portare lo stato dei diritti delle comunità LGBTQIA+ nel Sud-Est asiatico ancora avanti.

A cura di Agnese Ranaldi

 

Hanoi guida la transizione ecologica

Il Sud-Est asiatico è una delle regioni più colpite dalle conseguenze del cambiamento climatico. Nelle Filippine a dicembre 2021 il tifone Rai ha provocato 400 morti e raso al suolo mezzo milione di abitazioni. In Malesia le piogge torrenziali sono state le più distruttive degli ultimi decenni e hanno causato la migrazione di oltre 720 mila abitanti. Eppure, le reazioni di entrambi i Paesi sono state finora meno drastiche e risolute di quanto atteso. È il Vietnam il Paese che nella regione guida la transizione ecologica e si distingue per la sua strategia di pianificazione ecosostenibile. Nei quattro anni precedenti al 2021 la produzione di energia solare del Vietnam è passata da zero all’11%, una velocità di crescita senza precedenti, e l’anno scorso il Paese è entrato nella top-ten dei maggiori produttori di energia solare al mondo. La strada delle riforme intrapresa dal Primo Ministro Pham Minh Chinh è stata il cardine per la promozione della transizione: dal 2017 il governo ha iniziato a pagare ai fornitori di energia solare una tariffa feed-in per ogni chilowattora prodotto per la comunità pari a 9,25 cent, ben al di sopra della media. Il risultato è stata l’installazione di 100 mila pannelli solari solamente nel 2019 e 2020. Ma se l’obiettivo del Paese, annunciato alla COP26, è quello di raggiungere le zero emissioni entro il 2050, allora c’è ancora molta strada da fare. Aumentando la richiesta energetica del Paese è aumentata anche la fetta di fornitura proveniente da energia non pulita, dal 33 al 52 per cento nei 5 anni precedenti il 2021. Per Hanoi saranno fondamentali le strategie di attrazione di investimenti esteri e il rafforzamento dell’expertise straniera di supporto al Paese come la firma dell’EU – Vietnam Sustainable Energy Transition Programme” (SETP) con un piano di investimenti da 142 milioni.

 

Nel Myanmar dei militari riparte il turismo

In Myanmar riprendono i viaggi interni, mentre il turismo internazionale fiaccato dal Covid-19 fatica ancora a riprendersi del tutto. La pandemia e il colpo di stato hanno condannato le imprese di viaggi a fare a meno del reddito generato dai viaggiatori internazionali. Ora si punta sui viaggi interni per salvarsi dal collasso. Il World Travel and Tourism Council ritiene che i viaggi interni siano cresciuti da 3,1 milioni nel 2011-2012 a 7,1 milioni nel 2016-17, e probabilmente hanno raggiunto i 10 milioni poco prima della pandemia. I turisti locali contribuiscono modestamente al guadagno del settore: nel 2019 hanno speso 1,5 miliardi di dollari e nel 2020 quasi 1 miliardo. Il turismo internazionale nel frattempo è paralizzato. Nel 2019 i turisti stranieri avevano speso 2,84 miliardi di dollari, mentre nel 2020 solo 460 milioni. Il contributo complessivo del turismo al PIL del Myanmar è sceso da 5,5 miliardi di dollari (5,9% del PIL) nel 2019 a 2 miliardi di dollari (2,2%) nel 2020, come effetto della combinazione tra pandemia e colpo di stato militare. Secondo il Diplomat, un sondaggio del maggio 2020 ha rilevato che l’80% delle imprese legate al turismo sono state colpite in modo “estremamente negativo” dalla crisi sanitaria, molti alberghi hanno chiuso e altri hanno dimezzato drasticamente il personale impiegato. Poiché oltre il 90% delle imprese del settore dei viaggi e del turismo sono micro e piccole imprese, il clima di incertezza degli ultimi tre anni ha pesato profondamente sul loro reddito. Inoltre, il Governo di Unità Nazionale ha chiesto il boicottaggio del turismo internazionale, per evitare che la giunta possa ritenersi legittimata agli occhi della comunità internazionale. Le imprese locali non sono d’accordo col boicottaggio generalizzato, ma chiedono ai turisti di evitare di dare credito alle attività legate ai golpisti, dimostrando così solidarietà con la resistenza birmana al regime militare.

 

 

Business

Aziende straniere in Cambogia

Da aprile 2022, una nuova normativa prevede che le aziende registrate in Cambogia utilizzino un dominio locale come (come ad esempio “. com.kh”) per i loro siti web e gli indirizzi e-mail aziendali.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/cambodian-companies-now-required-to-use-national-domain-name/ 

 

GeopoliticaAmbizioni ASEAN

Secondo molti analisti, l’ultimo incontro ufficiale del Presidente americano Biden con i leader del Sud-Est asiatico era atto a segnare una “nuova era” nelle relazioni internazionali, assicurando all’ASEAN una centralità nella strategia asiatica americana

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/06/14/major-power-competition-constrains-asean-ambitions/ 

BusinessEsportazioni thai

Le esportazioni della Thailandia verso gli altri Paesi membri dell’ASEAN nei primi quattro mesi del 2022 hanno raggiunto i 24 miliardi di dollari, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente.

Vietnam+: https://en.vietnamplus.vn/thailands-exports-to-asean-up-17-percent-in-four-months/231076.vnp

Diritti

Rohingya

All’inizio di quest’anno, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato il riconoscimento da parte dell’Amministrazione Biden della persecuzione dei Rohingya in Myanmar, cosa comporterà per il futuro?

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/06/18/washingtons-rohingya-genocide-declaration-is-symbolic-but-meaningful/

PoliticaTensioni Hong Kong-Myanmar

In un Paese come il Myanmar, devastato da crisi economica e dei diritti civili e politici, molti oppositori alla giunta militare al potere vedono un velato riconoscimento del governo golpista da parte diHong-Kong.

Asia Times: https://asiatimes.com/2022/06/hong-kong-sparks-a-political-uproar-in-myanmar/ 

 

Tecnologia

Start-up Malesis-Indonesia

I due Paesi del Sud-Est asiatico hanno unito le proprie competenze per guidare l’ASEAN nel settore. Economia digitale, sostegno alle start-up innovative, sinergie tra università e industria. Passare dalle parole ai fatti si può e il modello di Indonesia e Malesia lo dimostra.

formiche: https://formiche.net/2022/06/digitale-malesia-indonesia/ 

 

GeopoliticaUSA-ASEAN

Una forte cooperazione tra Stati Uniti e ASEAN all’interno del sistema Indo-Pacifico potrebbe indubbiamente rafforzare il ruolo dell’Associazione e la sua rilevanza nel panorama regionale e allo stesso tempo permettere agli Stati Uniti di recuperare la tanto agognata centralità nel Sud-Est asiatico.

Treccani: https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/L_impegno_rinnovato_Stati_Uniti.html 

PoliticaPolitica thai

Nonostante non abbia presentato candidati alle elezioni suppletive di quest’anno, Bhumjaithai Party, il partito di Anutin Charnivakul sta raccogliendo silenziosamente consensi e un certo slancio politico in Thailandia.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2022/06/thailands-bhumjaithai-party-the-dark-horse/ 

 

 Business

Settore del lusso

Il design italiano a Singapore alla ricerca dei 4 miliardi di clienti interessati al lusso. Per Fiera Milano ci sono due nuovi impegni: Find, l’evento asiatico che guarda al legno-arredo, e la componentistica degli ascensori nel 2023. Quali prospettive?

il Sole 24 Ore: https://www.ilsole24ore.com/art/il-design-italiano-singapore-ricerca-4-miliardi-clienti-interessati-lusso-AE5FkdfB?refresh_ce=1 

Geopolitica

Relazioni Indonesia Papua Nuova Guinea

Il Primo Ministro James Marape ha visitato Giacarta, su invito del Presidente indonesiano Joko Widodo, nel marzo 2022, pochi mesi prima delle elezioni nazionali nella PNG, con Giacarta intenzionata ad espandere la propria influenza nel Pacifico. 

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/06/18/business-as-usual-for-png-indonesia-relations/ 

EnergiaIdrogeno

La società vietnamita TGS Green Hydrogen costruirà il primo impianto di idrogeno del Paese con un investimento di 840 milioni di dollari. Una volta completato, l’impianto genererà 24.000 tonnellate di idrogeno, 150.000 tonnellate di ammoniaca e 195.000 tonnellate di ossigeno all’anno.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/vietnam-to-build-first-hydrogen-plant-coal-to-still-be-dominant-power-source/

 

Politica

Sostegno al Myanmar

Diversi membri del Governo di Unità Nazionale del Myanmar, un governo ombra anti-giunta, hanno visitato Bruxelles e le capitali europee nelle ultime settimane e diversi esecutivi europei hanno ribadito il loro sostegno al GUN come voce del Myanmar democratico.

Asia Times: https://asiatimes.com/2022/06/shadow-myanmar-government-gaining-european-friends/