Miliardari nei guai per tangenti e corruzione

In by Simone

Circa una trentina di miliardari negli anni scorsi ai primi posti della classifica dei cinesi piu’ ricchi, sono stati messi sotto accusa per corruzione o sono finiti al centro di inchieste giudiziarie. 

I ricercatori che ogni anno compilano lo Hurun Report, la hit parade dei piu’ facoltosi in Cina, hanno rivelato che 19 dei circa 1300 tycoons degli ultimi dieci anni, o sono gia’ in galera oppure sono in attesa di sentenza per tangenti. La notizia e’ stata diffusa ieri proprio nel giorno in cui le autorita’ cinesi hanno accettato le dimissioni di un industriale della provincia di Henan dall’incarico di rappresentante del Congresso Nazione del Popolo, il massimo organo legislativo cinese, per presunti “gravi crimini economici”. 

Rupert Hoogewerf, l’editore dello Hurun Report, sostiene che l’etica negli affari e la particolare storia dello sviluppo economico del paese sarebbero il motivo di tale situazione. “Duranti gli anni 80 e i primi 90, alle compagnie private non era consentito avere un conto in banca. Le difficolta’ conseguenti nella gestione del denaro hanno portato molti imprenditori a ricorrere all’evasione fiscale e alla corruzione. Tutto sommato l’1,4% dei miliardari con procedimenti penali a carico, e’ un tasso normale per un economia in pieno boom come quella cinese”.  

Tra i miliardari "in difficolta’" spicca il nome di Huang Guangyu, l’uomo piu’ ricco della Cina nel 2008. Huang, imprenditore nel ramo dell’elettronica con un patrimonio stimato di 4 miliardi di yuan (circa 588 milioni di dollari), e’ stato accusato di corruzione dopo una lunga inchiesta giudiziaria partita l’anno scorso.