Guanxi, Guangdong, Henan. I casi di avvelanento da piombo crescono di giorno in giorno. E colpiscono soprattutto i bambini. Ad oggi sono almeno 500 i casi di bambini con quantità di piombo nel sangue superiori alla media.
Nonostante i proclami e i piani quinquennali, l’inquinamento in Cina continua ad essere un grave problema, capace di calamitare ad intervalli di tempo l’attenzione dei media, a seguito di novità, quasi sempre scandali, in tema ambientale.
Se è noto l’inquinamento cittadino, Pechino in primis, è di qualche giorno fa la notizia di “una raffica di casi di avvelenamento da piombo che ha colpito diversi centri industriali in Cina, sollevando preoccupazioni – come ha scritto il South China Morning Post il 27 febbraio – sulla diffusione dell’inquinamento causato da metalli pesanti e il suo inquietante impatto sulle vite umane”.
I più colpiti sarebbero i bambini, con valori di piombo nel sangue straordinariamente superiori alla media. Secondo gli ambientalisti che hanno riportato notizie segnalati dai quotidiani locali delle aree colpite, più di 500 bambini soffrirebbero di avvelenamento da piombo nelle zone del Guangxi, Guangdong e Henan.
Si tratterebbe solo della punta di un iceberg, perché, dicono gli ambientalisti “i rapporti ancora una volta provano che gli impegni di Pechino non sono sufficienti per affrontare i problemi dell’inquinamento da metalli”.
Hechi, ad esempio, è una città mineraria in forte espansione nel nord-ovest del Guangxi, una delle regioni più povere della Cina. Lì almeno 103 bambini, di età compresa tra uno e quindici anni, dopo alcune analisi avrebbero rivelato concentrazioni eccessive di piombo nel sangue, secondo quanto riportato dall’Economic Observer durante il fine settimana.
“In diversi esami del sangue – ha scritto il South China Morning Post – presso gli ospedali locali, il livello di piombo variava da 100 a 256 milligrammi per litro nei mesi scorsi, mentre cinque campioni di sangue hanno superato 200 mg per litro, rispetto ai livelli normali di 100 mg”.
Secondo gli standard medici, un livello di piombo nel sangue più alto di 200mg è considerato pericoloso e può nuocere alla salute mentale dei bambini e alla loro crescita.
Gli abitanti dei luoghi contaminati “hanno lamentato per anni l’aria sporca, il fiume sporco e altri problemi di inquinamento”, ma secondo quanto riportato dai media locali, le autorità nel tempo avrebbero semplicemente ignorato le loro rimostranze. Diciassette residenti nel villaggio di Tanghan, nella borgata di Chehe, sono addirittura stati condannati al carcere dieci anni fa, per aver partecipato a proteste contro le fonderie. “I residenti hanno sostenuto che il numero effettivo di casi di avvelenamento da piombo potrebbe essere di 200 persone, perché decine di famiglie si erano trasferite nel corso dell’anno passato e non sono stati inclusi nel calcolo effettuato dal giornale”.
Anche il Guangdong sarebbe stato colpito dal “focolaio di avvelenamento da piombo” questo mese, con 96 bambini nella contea di Renhua, a Shaoguan, che sono stati trovati con concentrazioni eccessive di piombo nel loro sangue, secondo quanto riportato dalla China News Service sabato scorso.
Secondo il Southern Metropolis, molte fonderie di metallo si sarebbe sviluppate in Guangdong dal 1990 con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei residenti, svegliati dal fumo di notte, e falcidiati nei guadagni a causa degli esiti nefasti dell’inquinamento sui loro raccolti.
Si sarebbero resi conto del problema solo in concomitanza con l’avvenire dei sintomi di inquinamento da metallo pesante sui propri bambini che hanno perso capelli e hanno avuto disturbi alimentari.
[Scritto per Lettera43]