I librai scomparsi a Hong Kong diventano una questione tra Usa e Cina alle Nazioni Unite. I minatori cinesi contro i licenziamenti. Ancora la condizione dei minatori del Nordest della Cina. E infine il fenomeno Trump visto da Tokyo.
Librai scomparsi ad Hong Kong: all’Onu volano stracci tra Usa e Cina di Simone Pieranni
La vicenda dei librai scomparsi a Hong Kong è diventata ormai un intrigo internazionale. Gli Stati Uniti e altri undici paesi hanno attaccato la Cina alle Nazioni Unite per la sparizione dei cinque librai di Hong Kong, sostenendo che le «recenti notizie di rapimenti» mettono in dubbio l’impegno della Cina riguardo il mantenimento della dottrina di «un paese, due sistemi» per l’ex colonia.
In Cina e Asia – Minatori contro i licenziamenti in Cina di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Migliaia di minatori a rischio licenziamento protestano nel nordest della Cina
– Stop alla costruzione di micro-centrali idroelettriche nel «Grand Canyon» dello Yunnan
– L’anticorruzione cinese contro chi si intasca fondi per i poveri
– Il Myanmar verso le elezioni presidenziali: «non c’è» Aung San Suu Kyi
– Dalit ucciso in pieno giorno in Tamil Nadu: aveva sposato una donna di casta alta
Cina, minatori del nord-est di Gabriele Battaglia
I lavoratori della miniera di Shuangyashan, in Heilongjiang, protestano contro salari non corrisposti o decurtati ma, soprattutto, per le incertezze legate al grande piano di ristrutturazione dell’industria pesante (e di Stato) cinese: si prevedono cinque-sei milioni di esuberi per cui il governo di Pechino ha stanziato cento miliardi di yuan.
Il «fenomeno Trump» visto da Tokyo di Marco Zappa
Se c’è un fenomeno globale al giorno d’oggi, quello è Donald Trump. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Ne parlano tutti, ci scherzano su in molti, qualcuno lo prende sul serio. Anche in Giappone il candidato Trump fa discutere — e sorridere.