La stretta sui migranti minaccia il riciclo oltre la Muraglia. La presidentessa Park vicina alle dimissioni. Game of Thrones in Tibet, ecco come Pechino vuole sostituire il Dalai Lama. Le conseguenze della demonetizzazione sul Pil indiano. Il nostro consueto punto quotidiano. Buona lettura.
La stretta sui migranti minaccia il riciclo oltre la Muraglia di Alessandra Colarizi
La stretta sui migranti messa in atto da Pechino rischia di minare la catena riciclo che in Cina viene gestire dai raccoglitori di rifiuti, tipicamente lavoratori non locali che confluiscono nelle grandi città in cerca di lavoro. Quella della differenziata manuale è una pratica che negli ultimi anni ha aiutato il gigante asiatico a far fronte al più grande quantitativo di rifiuti al mondo (dati della Banca Mondiale). Adesso però quella manovalanza mobile viene avvertita come un ostacolo al raggiungimento del limite di 23 milioni di abitanti stabilito dalla municipalità di Pechino per il 2020. Un obiettivo che le autorità stanno cercando di inseguire spostando mercati all’ingrosso e scuole professionali nell’hinterland.
In Cina e Asia – La presidentessa Park vicina alle dimissioni di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– La presidentessa Park vicina alle dimissioni
– Pechino impone un limite agli investimenti all’estero
– Metallica per la prima volta a Pechino nel 2017, censura compresa
– Samsung vuole smembrarsi per sopravvivere
– La Russia adotta il «Great Firewall» con l’aiuto tecnico di Pechino
Game of Thrones in Tibet, ecco come Pechino vuole sostituire il Dalai Lama di Alessandra Colarizi
Mentre il Dalai Lama ha ormai scavallato gli 80 e sulla successione pesano le affermazioni di Sua Santità su una possibile non reincarnazione, Pechino sta promuovendo in ogni modo una figura con cui rimpiazzare il vecchio leader: il 26enne Gyaltsen Norbu, Panchen Lama (seconda carica tibetana funzionale alla nomina del Dalai Lama), insediato dal governo cinese negli anni 90 in sostituzione al prescelto dal Dalai Lama, un bambino di 6 anni fatto sparire dai servizi cinesi e diventato il prigioniero politico più giovane del mondo.
Le conseguenze della demonetizzazione sul Pil indiano di Matteo Miavaldi
A tre settimane dalla demonetizzazione di tutte le banconote da 500 e 1000 rupie in circolazione in India le agenzie di rating prevedono un rallentamento del Pil imminente causato dal crollo dei consumi. Senza banconote in tasca, gli indiani non spendono e non spenderanno finché la situazione non tornerà a una parvenza di normalità; non prima di alcuni mesi.