Dragonomics – Borse di Shenzhen e Hong Kong, il 5 dicembre parte il collegamento. L’ultimo addio della Cina a Fidel Castro. In Cina si torna a scioperare, contro le aziende cinesi. India blocca fondi stranieri a diecimila ong. Il nostro consueto punto serale da Cina e Asia. Buona lettura.
Dragonomics – Borse di Shenzhen e Hong Kong, il 5 dicembre parte il collegamento di Andrea Pira
Il prossimo 5 dicembre partirà ufficialmente la connessione tra i listini di Hong Kong e Shenzhen. Per la Cina si tratta di un ulteriore passo nella liberalizzazione del mercato finanziario. Ma il precedente di Shanghai non deve generare facili entusiasmi.
In Cina e Asia – L’ultimo addio della Cina a Fidel Castro di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Ultimo addio della Cina a Fidel Castro
– Pechino rilascia linee guida sui diritti di proprietà
– La stretta sui migranti colpisce l’industria del riciclo di Pechino
– Cina: la politica dei due figli non basta -La difficile vita dei 4 milioni di trans cinesi
– Giappone: un duro ricatto permette ai figli degli immigrati di vivere nella legalità ma lontano dai genitori
– Corea del Sud ancora in piazza contro la Park
In Cina si torna a scioperare, contro le aziende cinesi di Simone Pieranni
Coca Cola, Danone, Sony: tre grandi aziende straniere al centro di una nuova ondata di proteste da parte dei lavoratori cinesi. Gli stranieri vendono alle aziende cinesi rami aziendali. E i lavoratori temono che i propri diritti guadagnati in anni di proteste «sostenute» dal governo, possano improvvisamente perdersi.
India blocca fondi stranieri a diecimila ong di Matteo Miavaldi
I rapporti tesi tra organizzazioni non governative e amministrazione Modi non sono purtroppo una novità. Il mese scorso però la «guerra fredda» tra il governo indiano e le ong ha raggiunto una nuova apice dello scontro, in seguito alla decisione delle autorità locali di ritirare o non rinnovare a oltre 10mila ong la licenza per ricevere donazioni dall’estero, la spina dorsale di fondazioni attive nel paese anche per mettere una pezza alle mancanze del governo. Tutto per preservare gli «interessi nazionali».