Quattrocento cinesi nella lista dei miliardari di Forbes. Pechino e Vaticano verso nomina congiunta dei vescovi. Il Dalai Lama visiterà l’Arunachal Pradesh indiano, Pechino furiosa. Crisi a Seul: la presidente Park «manovrata» da una sciamana. Il nostro consueto punto quotidiano da Cina e Asia.
Quattrocento cinesi nella lista dei miliardari di Forbes di Simone Pieranni
Ogni anno un record, la nuovissima Cina non si fa mancare niente e ormai da tempo è terra di miliardari. Nella nuova classifica delle persone più ricche al mondo stilate come ogni anno dalla rivista statunitense di economia e finanza, 400 tra i miliardari sono cinesi. E si tratta di un record.
In Cina e Asia – Pechino e Vaticano verso nomina congiunta dei vescovi di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Pechino e Vaticano verso nomina congiunta dei vescovi
– La travagliata esistenza dei bambini satellite
– Corea del Sud: in marcia per chiedere le dimissioni della presidente Park
– Pyongyang indaga su coinvolgimento spionaggio sudcoreano-americano nei fallimentari test missilistici
– A Taiwan il gay pride più grande d’Asia
Il Dalai Lama visiterà l’Arunachal Pradesh indiano, Pechino furiosa di Matteo Miavaldi
La guida spirituale tibetana all’inizio del 2017 visiterà lo stato dell’Arunachal Pradesh e la Cina promette battaglia diplomatica. Lo stato indiano, confinante con il Tibet, è ritenuto da Pechino territorio conteso tra i due paesi. Il governo di New Delhi ha dato il via libera alla visita del Dalai Lama ed è pronto a sostenere le polemiche minacciose di Pechino, che si aggiungono a quelle sul boicottaggio di prodotti cinesi in India in corso.
Crisi a Seul: la presidente Park «manovrata» da una sciamana di Simone Pieranni
Sabato a Seul è stata una giornata caratterizzata da proteste popolari e accuse nei confronti della presidente Park Geun-hye, cui vengono chieste a gran voce le dimissioni, benché il suo mandato scada solo nel 2018 e benché la presidente sia impegnata da tempo a proporre una riforma costituzionale proprio per aumentare la durata della carica presidenziale a due mandati, affinché – dice lei – si possa garantire una migliore «tenuta politica» dei governi. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la presidente, che dal canto suo ha proceduto a licenziare dieci dei suoi collaboratori governativi, all’interno di un repulisti con il quale Park spera di preservare il proprio traballante mandato.