Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Dall’allarme rosso smog, il secondo in poche settimane, a Pechino, ai giovani minimalisti giapponesi, una nuova corrente di pensiero anti-consumismo. Per arrivare alle lotte dei lavoratori cinesi e all’estratto del libro di Elisabeth Pisani, Indonesia ecc. La giornata di China Files in pochi comodi link.

NOTIZIE: In Cina e Asia – A Pechino secondo allarme rosso smog

Nuovo allarme rosso nella capitale cinese per la situazione smog che non sembra migliorare. Le banche cinesi iniziano a «vendere debiti» online, appoggiandosi alla piattaforma di Taobao. La dirigenza cinese sta pensando a un trattato di libero scambio alternativo al Tpp a guida statunitense. In Giappone eseguite due condanne a morte, col bilancio delle pene capitali che sale a 14 nell’era Abe. La nostra rassegna del mattino.

SOCIETÀ: In Cina i lavoratori continuano a lottare di Simone Pieranni

Secondo l’ong China Labour Bulletin – di Hong Kong – gli scioperi e le proteste a livello nazionale sono quasi raddoppiate nei primi 11 mesi del 2015 a 2.354 da 1.207 nello stesso periodo del 2014. Il Ministero del Lavoro cinese dice che 1,56 milioni di casi di cause sul lavoro sono state accettate per mediazione nel 2014, rispetto agli 1,5 milioni nel 2013.

CULTURA: Indonesia ecc. Viaggio nella nazione improbabile di Elisabeth Pisani

Come definire l’Indonesia se non una nazione improbabile, un "Uomo Sbagliato" che "stuzzica i sensi", ma si dimentica delle ricorrenze, che elasticizza il pensiero ma poi "racconta bugie senza senso"? Tra migliaia di isole, decine di etnie diverse, tra zone urbane e zone rurali, Elizabeth Pisani conduce il lettore in un viaggio nella diversità di un paese vasto che deve fare i conti con la propria identità, tra sviluppo economico e tradizioni locali, tra passato coloniale e un futuro politico incerto. Un estratto del libro per gentile concessione di add editore. 

ASIA FILES: Giappone – Giovani minimalisti contro il consumo di Cecilia Attanasio Ghezzi

“Minimalista”, in giapponese “minimarisuto” è stata selezionata tra le finaliste per “la parola dell’anno in Giappone”, rispecchiando una tendenza che si sta diffondendo tra i giovani dell’arcipelago. Attraverso le piattaforme di blogging, i minimalisti stanno formando una comunità che si scambia consigli su come sbarazzarsi del superfluo: affittare oggetti che si usano poche volte al posto di comprarli, togliere decorazioni dalle case per facilitare le pulizie. E uccidere sul nascere il desiderio del consumo.