Il nostro consueto «punto» sulla giornata. La campagna anticorruzione del governo cinese spinge i privilegiati ad andare all’estero per alcuni servizi, come affittare un utero sul mercato nero: succede tra Cina e Giappone. Lady Gaga fa notizia per essere stata bandita dal web cinese dopo il suo incontro con il Dalai Lama. Le polemiche in Giappone sul Fuji Rock Festival, rassegna musicale accusata di essere troppo politica. E infine l’alleanza a colpi di soft power tra Cina e Russia.
Corruzione e uteri in affitto tra Cina e Giappone di Alessandra Colarizi
Per sfuggire alla campagna anticorruzione lanciata dal presidente Xi Jinping , i componenti della nomenklatura preferiscono che la propria progenie venga al mondo direttamente oltremare: un escamotage per trasferire in modo sicuro i propri beni nel Paese del Sol Levante.
In Cina e Asia – Lady Gaga bandita dalla Cina di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Lady Gaga bandita dalla Cina
– Giornalista liberale cinese costretto a chiedere scusa per «revisionismo storico»
– Il business delle conchiglie mette a rischio il Mar cinese meridionale
– Guerre stellari con caratteristiche cinesi
– Decolla l’Immigrazione clandestina cinese dal Messico agli Stati Uniti
– Una regina per il sultanato di Yogyakarta
Giappone, netizen contro la politica al Fuji Rock Festival di Marco Zappa
Il Fuji Rock non deve diventare un festival «politico». Così la pensano molti netizen e appassionati del festival musicale più importante dell’estate giapponese, che negli ultimi giorni si sono scagliati contro la presenza del leader di un movimento studentesco anti Shinzo Abe alla kermesse.
Cina e Russia alleate di soft power? di Simone Pieranni
Nei giorni scorsi il presidente russo Vladimir Putin ha compiuto il quarto viaggio in Cina. L’occasione è stata fornita dal quindicesimo anniversario del trattato di amicizia sino-russa. Non a caso i due presidenti hanno dichiarato che i due paesi saranno «amici per sempre». Accordi commerciali e geopolitica al centro degli incontri. E un’interessante volontà di cooperazione mediatica per «aumentare l’influenza dei due paesi».