Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Un report di Goldman Sachs alimenta le aspettative su una prossima inclusione delle azioni scambiate sulle piazze cinesi nel’indice dei mercati emergenti. Hong Kong, Taiwan e il ricordo di Tiananmen. La soluzione al termine del vertice Cina-Corea del Nord: avanti con il nucleare. E infine in India, dove ritornano d’attualità le accuse di insabbiamento dei pogrom antimusulmani del 2002 in Gujarat da parte dell’attuale premier Modi .

Dragonomics – Le A-share vedono l’indice Msci di Andrea Pira

Un report di Goldman Sachs ha alimentato le aspettative su una prossima inclusione delle azioni scambiate sulle borse della Cina continentale nell’Emerging Market Index. La banca ha giudicato positive alcune misure prese dalla Consob cinese in materia di titoli.

In Cina e Asia – Hong Kong e Taiwan ricordano Tian’anmen di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– Hong Kong e Taiwan ricordano Tian’anmen
– Shangri-La Dialogue: Tokyo e Washington rinnovano il loro impegno nel Mar cinese meridionale
– Red lines ecologiche per le province cinesi
– Cina: scene da un matrimonio
– Thailandia: Il «tempio delle tigri» è nei guai

Vertice Cina – Corea del Nord: Pyongyang avanti col nucleare di Simone Pieranni

La Corea del Nord non si fermerà per quanto riguarda lo sviluppo nucleare. È l’esito più rilevante di un incontro al vertice tenutosi a Pechino nei giorni scorsi. Il presidente cinese Xi Jinping aveva richiesto «calma e autocontrollo», ma Pyongyang sembra voler proseguire sulla propria strada. Xi Jinping ha incontrato la delegazione nordcoreana guidata da Ri Su-yong, componente del Politburo del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, vice presidente del Comitato centrale e direttore del Dipartimento internazionale del Partito. Si tratta del primo incontro da parte di Pechino con esponenti del regime di Kim, da quando i due leader sono al vertice dei rispettivi paesi.

Pogrom anti musulmani in Gujarat: l’ombra dell’insabbiamento 14 anni dopo di Matteo Miavaldi

La macchia indelebile che con ogni probabilità il primo ministro indiano Narendra Modi si porterà addosso per tutta la sua vita – politica e non – risale a 14 anni fa, quando nel «suo» Gujarat esplosero pogrom contro la comunità musulmana in risposta a un attentato a un treno carico di pellegrini hindu. Le vittime, in pochi giorni, secondo le stime non ufficiali si aggirarono intorno al migliaio di persone, in gran parte musulmani trucidati da squadroni hindu in combutta con la polizia.