Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Le notizie e gli approfondimenti di oggi nel nostro punto quotidiano. Dalla clemenza a Gu Kailai alla rinascita dello sciamanismo in Mongolia; dalla poesia di Haizi alle conseguenze dell’accordo al COP21 sull’India. Il tutto in pochi comodi link.

NOTIZIE: In Cina e Asia – Clemenza cinese per «dead Vip walking» di Redazione

Pena capitale commutata in ergastolo per due condannati illustri: Gu Kailai, moglie dell’astro nascente caduto in disgrazia Bo Xilai, e Liu Zhijun, ex ministro delle ferrovie coinvolto in un giro di corruzione e prostituzione. La Cina continua ad ampliare la sua «grande muraglia di sabbia» nel Mar Cinese meridionale e a mandare messaggi obliqui alla Corea del Nord, dopo aver cancellato all’ultimo il concerto della all-girls band sponsorizzata da Kim Jong Un. Toshiba, dopo il crack, annuncia migliaia di licenziamenti, mentre l’indiana Mahindra è pronta per il colpaccio: acquisterà la casa di design ialiana Pininfarina sommersa dai debiti a un prezzo irrisorio. La nostra rassegna del mattino.

SOCIETÀ: Mongolia – La notte dello sciamano di Gabriele Battaglia

Il ritorno dello sciamanismo in Mongolia è un fatto sia religioso, sia economico, sia politico. La ricoperta di antichi culti e credenze, sepolti durante il socialismo, restituisce un’identità e permette a qualcuno di sbarcare il lunario. E, nel Paese investito dalla "terapia shock" del mercato, c’è chi crede nel ritorno di Genghis, il più grande tra gli sciamani.



CULTURA: Caratteri cinesi – Aurora di Haizi

Haizi, poeta maledetto della generazione di Tian’anmen, dà prova della sua abilità nel saper costruire immagini suggestive basate sui fenomeni naturali, oltre che della sua capacità di trasformare un oggetto in un altro in un battito d’ali. Ecco dunque che le pagine del “libro sacro” (la Bibbia) prendono vita e diventano le ali del poeta. Il sipario si chiude con lo scorrere della pioggia e la neve, e l’inevitabile pianto del poeta.

ASIA FILES: I problemi dell’India con l’accordo di Parigi sul clima di Matteo Miavaldi

Il raggiungimento di un consenso senza precedenti ai colloqui sui cambiamenti climatici di Parigi e la firma dell’omonimo accordo di 196 paesi – su 196 presenti – segna una svolta, almeno in superficie, nel confronto tra inquinatori di ieri e quelli di oggi e domani. L’India, che appartiene ai secondi, si mostra felice per il traguardo storico mondiale, ma l’agreement di Parigi metterà a repentaglio la crescita sul breve-medio termine.

 
[Foto credit: chinadaily.com.cn]