L’immagine di Diego Armando Maradona usata illegalmente come immagine del portale Sina dedicato al gioco online. E l’ex campione argentino ha fatto causa a tre colossi dell’intrattenimento digitale cinese. Mentre i cinesi ritornano con la mente ai recenti scandali del calcio nazionale. Si chiama Hot-Blooded Soccer e un tipo dal sangue caldo come Diego Armando Maradona non poteva che accorgersi di lui. Il gioco online cinese dal nome “caliente” ha infatti usato a lungo l’immagine e addirittura la riproduzione della firma dell’ex campione per la propria pubblicità che compariva nella piattaforma del portale Sina dedicata all’intrattenimento online.
Maradona ha fatto causa alle tre aziende che producono il gioco e ha vinto: The9 Information Technology, The9 Computer Technology Consulting e Beijing Sina Internet Information Service dovranno quindi pagargli 3 milioni di yuan (365mila euro), appelli e controappelli permettendo. A dire il vero, Diego ne aveva chiesti 20 di milioni (quasi 2 milioni e mezzo di euro), sulla base di un precedente in terra europea. Il giudice ha tuttavia deciso che il risarcimento dovesse essere commisurato alla lunghezza del periodo durante il quale l’immagine di Maradona è stata utilizzata e alla popolarità del gioco online.
In pratica, chi di fatto dovrà pagare è un’azienda sola, The9, che controlla le prime due a cui el Pibe ha fatto causa. Oltre a sborsare i 3 milioni, la compagnia di Shanghai dovrà inviare una lettera di scuse a Maradona e lasciarla in bella vista sul proprio sito per 90 giorni. Anche Sina dovrà chiedere pubblicamente scusa attraverso il proprio sito web, ma non sarà tenuta e pagare.
The9 dovrà anche risarcire Diego di ben 1 (uno!) yuan per “danni morali”. Non è chiaro se gli avvocati del produttore di giochi online o quelli dell’ex campione intendano fare ricorso, il legale di Sina si è invece già espresso positivamente sulla sentenza, definendola “equilibrata”.
Hot-Blooded Soccer è un gioco che permette agli utenti di sfidarsi online. A oggi, resta disponibile sulla piattaforma di The9 – 9c.com, ma firma e immagine di Maradona sono stati rimossi. È stato invece tolto dalla sezione giochi di Sina.
The9 è un colosso dei giochi online, già possessore dell’esclusiva per la Cina del famosissimo World of Warcraft e di altri prodotti poco conosciuti da noi ma dal grande successo sul mercato asiatico.
Co-fondatore e attuale proprietario dell’azienda è Zhu Jun, padrone anche del Shenhua Football Club di Shanghai, una squadra della Superleague cinese (cioè la serie A). Quella, per intenderci, che in passato ha avuto tra le sue fila Didier Drogba e Nicolas Anelka.
Nel vorticoso giro di denaro, intrecci e interessi che riguarda il calcio cinese (e le sue appendici, come i relativi giochi online), va segnalato il moto di vergogna nazionale di questi giorni, dopo che la nazionale ha perso in casa (a Hefei) per 5 a 1 contro le riserve della Thailandia: squadra che anche nella sua versione migliore è piazzata ben dietro alla Cina nel ranking Fifa.
In un tipico istinto riflesso, è questo il momento della caccia al capro espiatorio: la Cina non può perdere la faccia; se è successo, vuol dire che qualcuno ha tradito. Non è tanto il commissario tecnico ed ex gloria iberica Camacho a essere sul banco degli accusati, quanto i giocatori.
Il fatto è che la mente di molti cinesi corre agli infiniti scandali del recente passato.
L’anno scorso, due ex capi della Football Association cinese, il migliore arbitro del Paese, l’ex capitano e almeno altri quattro ex giocatori della nazionale, furono condannati per aver accettato tangenti e spediti quindi in galera.
E si torna quindi ai giochi online, questa volta quelli d’azzardo. In questi giorni, si osserva infatti malignamente che i bookmakers di Macauslot – un portale di gioco d’azzardo online con sede a Macao – hanno smesso di accettare scommesse sulla tragica partita esattamente un minuto prima che la Thailandia segnasse l’uno a zero, adducendo motivi tecnici come scusa. Di fatto, se non avessero smesso di prendere le giocate, gli allibratori avrebbero perso una fortuna: la sconfitta della Cina con 4 o più gol subiti era infatti data 600 a 1.
[Scritto per Lettera43; foto credits: businessinsider.com]