Il programma spaziale della Cina invierà la sua prima donna nello spazio in tempi brevi, come annunciato dal Wen Wei Po, quotidiano di Hong Kong. E’ la sola notizia relativa alla festa della donna dell’8 marzo, pubblicata e ripresa dai media del Celeste Impero. Già nel mese di novembre, era stato reso noto il durissimo criterio di selezione delle donne, con la necessità di uno stato di salute e famigliare, ovvero il passato politico, completamente perfetto secondo i canoni cinesi. Ora, un ufficiale dell’esercito, celando la sua identità, ha detto alla stampa che le due donne sono state scelte, e insieme a cinque uomini faranno parte del nuovo progetto spaziale cinese. I loro nomi però sono ancora un segreto.
Secondo Hu Shixiang, vice comandante in capo del programma spaziale cinese, "la nostra selezione di astronaute non è semplicemente un progetto simbolico", ha detto all’agenzia governativa Xinhua, "le persone in buona salute possono diventare astronauti, dopo un formazione specifica, migliorando le tecniche di preparazione per lo spazio", ha concluso. Un professore universitario ha dichiarato ai mezzi di comunicazione che questo evento è un ulteriore contributo alla parità di genere in Cina.
Si dovrà poi vedere il trattamento mediatico cui saranno sottoposte le novelle donne spaziali: per capire se verranno trattate da donne o da madri. Per ora, sappiamo infatti che le candidate devono essere sposate ed essere madri, perché, secondo gli esperti cinesi, le passeggiate e le gite in orbita potrebbero pregiudicare la loro fertilità.
La Cina è un paese con grandi differenze sociali e sessuali. La prostituzione è evidente in qualsiasi città cinese. Le prostitute sono spesso perseguitate dalla polizia, che risolve tutto con un servizio gratuito. Tuttavia, il ricorso ai servizi delle prostitute viene spesso inteso come una necessità per un uomo d’affari cinese che viaggia molto, come ha affermato Huang Yingying, professore presso l’Università del Popolo di Pechino, specializzato negli studi di genere. Proprio nel luglio 2008, la Cina ha assistito al primo processo per molestie sessuali. Un laoban di una società high-tech è stato condannato a cinque mesi di prigione per avere molestato una dipendente.
[Pubblicato su La Directa il 10 marzo 2010]