La cerimonia del tè è ormai una vera e propria truffa per turisti. Si sa, è persino specificato sulla guida della Cina che state leggendo. Ma spesso la curiosità e il desiderio sono più forti di qualsiasi raccomandazione. E le sale da tè ci guadagnano parecchio. Tra i cento e i duecento euro a cliente. In estate il profitto si moltiplica, soprattutto in città come Shanghai e Beijing. Per i giovani studenti cinesi in vacanza, adescare clienti per una sala da tè è un lavoro estivo come un altro, come fare il cameriere o lavorare in un campeggio in Italia. Sono tutti ragazzi giovanissimi che non superano i vent’anni. Passeggiano spesso in coppia, un ragazzo e una ragazza.
Si fingono turisti e girano per i parchi e per le vie più frequentate, sempre in prossimità della sala da tè per cui lavorano. Girano con l’ombrello per proteggersi dal sole e parlano un buon inglese, a volte anche un ottimo francese. Sono informatissimi sullo sport, la moda e, ovviamente, sono “casualmente” esperti dell’antica cerimonia del tè. Lavorano molte ore al giorno e prendono una percentuale irrisoria per ogni cliente truffato, ma per loro è comunque “un’esperienza formativa”. Questo gli assicurano i padroni delle sale da tè quando gli offrono il posto: possono praticare l’inglese e conoscere molti occidentali. I target preferiti sono i viaggiatori solitari e le coppie giovani. Sorridenti e cordiali vi offrono di fare una passeggiata in loro compagnia, chiacchierare un po’ e riposarsi, magari in un parco. Parlano del più e del meno fino a capire quale argomento è più adatto per il cliente poi, dopo averlo trovato, cominciano a ubriacarlo di domande. Dopo un un quarto d’ora il cliente è adescato. È l’ora del tè!
Ti portano in un posticino che conoscono bene, cinque minuti a piedi. La strada per arrivare alla sala da tè non è mai la stessa ed è sempre più complicata di quello che in verità è, perché fanno finta di non ricordarsi, per cercare di far perdere l’orientamento al cliente, così che non possa ritrovare la strada. Arrivati, tutta la sala da tè saluta e s’inchina, e sempre sorridenti fanno accomodare il cliente in una saletta privata. Viene portato il menu, con i prezzi e con tutte le qualità di tè disponibili.
Cominciano a raccontare l’importanza culturale che ha il tè in Cina e dell’imperdibile cerimonia del tè di cui loro sono amanti e profondi conoscitori. I primi sospetti possono nascere in questo momento, loro lo sanno e non smettono mai di parlare e di guardare il cliente, che può essere un po’ nervoso, ma non troppo da uscire dalla sala da tè, in fondo sono solo una coppia giovanissima di simpatici ragazzi cinesi. Il prezzo del tè varia a seconda dalla qualità: una tazzina costa tra i 45-60 e i 150 yuan (dai 5 ai 16 euro!). Il cliente da il via alla degustazione.
Sceglie qualche tipo di tè mentre le altre vengono scelte dalla coppia, a sua insaputa del cliente. La cerimonia ha inizio e la coppia parla e spiega, continua a intrattenere il turista e ad attrarre l’attenzione su di loro e non sulla cameriera che continua a far assaggiare svariati tipi di tè, che vengono serviti e bevuti così velocemente che il truffato non riesce a tenere il conto e a dire di no. Siamo arrivati al conto. Lo scontrino parla chiaro e il cliente deve pagare. Le cifre sono sempre altissime e spesso il turista non ha tutti i contanti necessari e paga con la carta di credito. Anche la coppia paga il suo, ovviamente con i soldi della sala da tè.