La Grande Sorella di Google

In by Simone

I cinesi non finiscono mai di stupire. Così mentre Google è nell’occhio del ciclone dopo lo scontro con la Cina, in attesa di sapere come finirà la storia, ecco spuntare sul web cinese Goojje, clone identico, ma in chiave umoristica e chissà cos’altro, del ben noto motore di ricerca made in Usa. Goojje si basa su un gioco di parole che fa impazzire i cinesi e gli amanti della lingua: la pronuncia di Google in cinese, ricorda infatti il suono usato per dire fratello maggiore. Che in inglese fa Big Brother. Goojje, usa invece je, che suona esattamente come il carattere per dire sorella maggiore. Che in inglese fa Big Sister. Pare sia partito il 14 gennaio, mentre da Google, quello vero, non è arrivata nessuna comunicazione al riguardo.

Si tratta dell’ennesimo esempio di quanto i cinesi chiamano shanzhai, un fenomeno tutto locale che Zuo, pubblicitario di 28 anni, mi spiega così: «è una forma di opposizione verso le autorità locali e per autorità locali intendo i centri di potere, le autorità che esistono in una società, quelli più prevalenti, che rappresentano le idee più ortodosse e tradizionali, quelle autorizzate. Perciò shanzhai è ridicolizzare le autorità, imitare le correnti in voga, e prendere in giro e deridere tutto quanto viene imposto». Anche un eventuale addio.

All’interno della sezione sui temi del momento del motore di ricerca Goojje si leggono dichiarazioni che suonano come un novello manifesto: «Goojje è nato per la pace. Il mondo di Internet si è armonizzato con l’arrivo di Goojje. Con Goojje, i fratelli non saranno soli. Il Goojje team composto da una sola persona è troppo fragile, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Amate Goojje. Condividete Goojje con i vostri amici».

Secondo l’Henan Business Daily, Goojje è stata fondata da uno studente di una università nella provincia di Guangdong, ma non sarebbero state trovate altre informazioni al riguardo, eccezione fatta per un messaggio lasciato in un forum: «il motivo per cui ho fatto Goojje, a parte il fatto che mio fratello è andato via, è quello di completare un sogno armonioso. Vorrei che Goojje portasse un po ‘di felicità a tutti. Mi piacerebbe che Goojje aiutasse tutti a capire il nuovo internet».

Dati i tempi e il consueto tempismo della censura governativa, fanno notare alcuni siti on line cinesi, c’è da chiedersi quanto tempo passerà tra questa richiesta di armonia e la sua armonizzazione, termine che i cinesi usano per indicare qualcosa che è stato censurato.

[Pubblicato su Il Manifesto il 29 gennaio 2010]