Le nuove porte del tempio sono un omaggio da 85mila euro del presidente della compagnia aerea Kingfisher. Intanto i dipendenti non prendono lo stipendio da mesi. Intrecci di fede, superstizione e potere nella classe dirigente indiana.
Sembra che il nostro deputato miliardario Vijay Mallya, (presidente della Kingfisher Airlines, ndt) abbia donato ad un tempio delle nuove porte, per un valore di 6 milioni di rupie (più di 85mila euro).
Con i seri problemi che sta passando la Kingfisher Airlines, gli impiegati da mesi non ricevono lo stipendio. Alcuni di loro sono entrati in sciopero, causando la cancellazione di diversi voli. Ma al posto di rassicurare i propri dipendenti, Mallya ha detto loro di andarsene, se non hanno fede. La sua, di fede, è ovviamente fuori discussione, considerando le sue ricche donazioni ai templi.
Non posso fare a meno di chiedermi cosa spinga un uomo, almeno un uomo con un minimo di dignità, a fare questo. Donare delle porte dorate al signore ed aspettarsi che il governo – ovvero noi – lo aiuti nella sua crisi finanziaria. Se ha 6 milioni di rupie che gli avanzano, la cosa morale da fare sarebbe pagare i suoi dipendenti, oppure fare una donazione al governo.
Poteva creare un fondo di previdenza sociale per i suoi lavoratori, permettendo così a coloro che stanno affrontando delle emergenze personali di prendere in prestito dei soldi. Oppure poteva donarli al Prime Minister’s Relief Fund. Poteva addirittura sfamare tutti i poveri di Bangalore per un giorno. Cosa l’ha spinto a spendere tutti quei soldi in infissi?
Credo sia a causa di una certa concezione di dio. Nella concezione di dio di Mallya, Egli preferisce delle belle porte in una delle Sue innumerevoli case piuttosto che una società giusta dove le persone ricevono puntualmente il loro stipendio. Questo dio premia i doni costosi, non l’impegno preso coi propri dipendenti.
Ma se riesci solo a considerare te stesso (e gli altri) in base ai beni materiali, allora le uniche cose che potrai vantare – anche di fronte a dio – saranno degli oggetti costosi.
Se sei questo tipo di persona, probabilmente hai delle idee abbastanza bizzarre circa la provenienza del benessere e cosa devi alle persone che ti aiutano a diventare ricco. La terra, i suoi minerali, il suo calore, l’acqua, gli alberi, i suoi frutti – tutto questo esiste da prima che tu fossi nato, e in una nazione, tecnicamente, tutto questo appartiene in parti uguali ad ogni singolo cittadino.
Sei stato abbastanza fortunato da ereditare una fetta più grande di queste risorse e poi hai assunto altri cittadini per lavorare, così che tu possa sfruttare ancora più risorse.
Hai preso dei prestiti che le banche possono darti grazie ai milioni di altri clienti, grazie ai loro risparmi ed ai loro investimenti. Ma se sei una persona rispettabile, provi a riconoscere le loro legittime preoccupazioni per il futuro. Provi a non fare la figura di quello che sta facendo loro un favore. E assolutamente non prendi i soldi che moralmente appartengono ai tuoi dipendenti e vai ad offrirli a dio come dono personale.
Al limite Mallya avrebbe dovuto fare la sua donazione al partito di governo del suo Stato. Il governo del Karnataka, è stato scritto, aveva intenzione di investire in una nuova forma di lotta alla siccità: ordinare delle puja (rituale hinduista di offerta agli dei, ndt) in più o meno 35mila templi, per ingraziarsi gli dei della pioggia. I soldi per questa trovata sarebbero dovuti arrivare dalle nostre tasse, se non fosse arrivata immediatamente una valanga di proteste.
Parlando di favori e templi, certamente sembra che noi indiani non crediamo nell’uguaglianza dei cittadini, specialmente davanti agli dei. Ci abbiamo messo un’eternità a fermare la pratica dei pass Vip in stati come il Tamil Nadu. Ma lo stato vuole ancora che venga redatta una lista di persone alle quali va riservato un “trattamento eccezionale”, compresi funzionari dell’amministrazione pubblica e giudici, che possono così prenotare degli appuntamenti speciali con gli dei.
Parlano di “problemi di sicurezza”. Ovviamente l’amministrazione non crede solo in dio quando si tratta della propria sicurezza personale. Dovrebbero prendere esempio dai loro colleghi del Karnataka.
Come dice Mallya, se non avete fede, andatevene.
*Annie Zaidi scrive poesie, reportage, racconti e sceneggiature, non necessariamente in quest’ordine. Il suo libro I miei luoghi: a spasso con i banditi ed altre storie vere è stato pubblicato in Italia da Metropoli d’Asia.
[Articolo originale pubblicato su Daily News and Analysis]